Mentre la vicenda legata a Keita sembra assumere le sembianze di una telenovela, con il giocatore accostato a tutte le big italiane tranne la Roma, il direttore sportivo laziale Igli Tare lavora per completare la squadra. Dato che la sensazione è che nel giro di qualche settimana Keita svestirà la maglia che lo ha lanciato, per trasferirsi alla Juve o all'Inter, il ds ha già pronti i nomi per rimpiazzare l'attaccante. Sostituto che probabilmente non sarà Azmoun, uno dei tanti giocatori veloci e tecnici ad essere stati accostati a Messi: il Messi iraniano, nella fattispecie. Sono settimane che il giovane Azmoun è indicato come il primo nome della lista di Tare, ma la trattativa ha avuto una brusca frenata e l'obiettivo adesso sembra essere un altro, che a mio avviso sarebbe nettamente migliore. Con buona pace del Messi iraniano o del Van Basten d'Oriente. L'attenzione ora è concentrata su Brahimi, 27enne esterno offensivo del Porto. Per me sarebbe un vero colpo: è un giocatore completo, ha ottime doti tecniche e esperienza nelle coppe europee. La sua valutazione è di circa 18 milioni ed è la cifra che Lotito sembra aver promesso al club portoghese. Non si tratta certo di un uomo che da solo sposta gli equilibri, ma a mio avviso a quella cifra la Lazio si assicurerebbe un mix di talento e personalità, che assicura goal e soprattutto assist. D'altronde, uno come Keita va sostituito a dovere e, anche se Felipe Anderson si sta allenando come seconda punta, bisogna consegnare a Inzaghi una valida freccia da poter scagliare per spaccare le partite più complicate. Inoltre in caso di 4-2-3-1, Brahimi e Anderson potrebbero coabitare, uno sulla sinistra e l'altro sulla destra. Quasi certamente bisognerà aspettare la finale di Supercoppa del 13 agosto per avere il quadro limpido della situazione: è difficile che la cessione di Keita si sblocchi prima di quella data. Poi però il mercato della Lazio potrà infiammarsi con l'arrivo di un attaccante prestigioso. Oltre a Campionato e Coppa Italia ci sarà l'Europa League da onorare e la Lazio vuole farlo al meglio.