Il Venezia del presidente Tacopina è con il Palermo , la principale candidata alla seria A.

Ieri però la partita ha dimostrato che ancora manca la qualità principale, così  sarà difficile raggiungere l' obiettivo.

Senza killer instinct non si va da nessuna parte. Il pareggio ieri a Foggia è  segno di una squadra non ancora matura. 

Avanti di due goal al minuto 85 non si può non portare a casa la posta. Si deve vincere e basta, poi il calcio è  imprevedibile non matematica, ma partite così non vanno buttate al vento.

La squadra gioca bene, ha discrete qualità, una buona solidità  difensiva, ma la presunzione deve lasciarla a casa.

Giocatori e allenatore devono capire dove è  mancato quel quid vincente, Inzaghi che sempre era in piedi e invitava i ragazzi, quasi teneva il peggio, vedeva poca attenzione.

La colpa va data in equità anche a lui. In un campionato così  equilibrato, 2 punti sono pesantissimi, la squadra veniva da un periodo no, il treno della vetta sta scappando. La festa per i centodieci anni di storia lagunare, doveva avere un risultato migliore.

Il progetto ha bisogno di fiducia, niente è  perduto ma serve un cambio passo da subito,non deve diventare abitudine perdere punti preziosi. L' umiltà  e la fame devono essere prerogative del Venezia, non pensare di aver vinto fino a quando l' arbitro non fischia.

Continuando così è  giusto che alla fine a gioire siano altri, non siamo ancora a metà  stagione ma basta regali, Natale arriva fra poco, il dono è  già  stato fatto.