A volte penso che l'Italia non meriti una squadra come la Juventus, anzi, con freddezza credo che con il passare degli anni l'impoverimento del nostro calcio ci abbia portato ad una preoccupante mentalità provinciale. Le aspettative sono sempre altissime, l'idea dei cosiddetti esperti del settore (e non) è che una squadra come la Juve vada a Barcellona e vinca dominando.
Non è così, non lo sarà mai, non lo è neanche per gli altri top club (tiratemi fuori l'ultima volta in cui è successo). Ma dopo la partita di ieri sera, un club che per valore della rosa è nella top ten europea (7° posto) è diventata una squadra di sopravvalutati, di bidoni, di paracarri, ecc. ecc.
Le partite vanno viste con serenità e chi ieri sera ci è riuscito ha visto una squadra che con gli uomini contati è andata in casa di una delle squadre più forti del mondo (con il giocatore più forte del mondo, sul podio di quelli di tutti i tempi) e se l'è giocata alla pari, sfiorando ripetutamente il gol. Solo la poca cattiveria sotto porta ha impedito alla Juve di fare risultato.

Il risultato è bugiardo, la partita è finita sull'1-0, a voler essere buoni dopo il secondo gol, arrivato dopo un errore di Dybala che poteva portare al pareggio e dopo uno svarione di Benatia (il primo fino a quel momento). E a volerla dire tutta, il vantaggio dei blaugrana è arrivato proprio nel momento in cui è uscito il brutto anatroccolo De Sciglio, che fino a quel momento stava giocando una partita diligente e di sostanza.
Chi ha visto giocare la Juventus contro il Chievo avrà osservato una squadra ancora al 50% (se non meno), ritmi bassissimi, gioco a sprazzi. Ma siamo al 12 settembre, è inutile essere al top adesso, non serve; come sempre i conti si fanno in primavera.

Altra considerazione sulla Champions League, questo carrozzone fino a febbraio è una farsa; le partite di ieri del Chelsea, Bayern, PSG, sono state imbarazzanti per la pochezza tecnica vista in campo; ormai nei gironi per il primo e secondo posto non c'è storia. Tanto che la Juventus non avrà problemi di sorta ad arrivare agli ottavi, se pensiamo che lo Sporting Lisbona annovera fra le sue file nientemeno che Doumbia (!!!) e Fernandez (sì, quello ex Udinese e Samp), entrambi titolarissimi; mentre la Roma, ahimè si mettesse l'anima in pace, si dovrà accontentare dell'Europa League, la differenza con i Top Club è ancora elevatissima e ieri sera si è vista tutta, solo la buona sorte e una serata di grazia del portiere ha impedito la classica débacle.

In sintesi, moderazione, nei giudizi serve moderazione e i tifosi juventini e italiani in genere (non quelli accecati dall'odio bianconero, ma quelli che apprezzano il calcio) sappiano che la Juventus, in questo periodo storico fatto di emiri, magnati russi e cinesi e di banche spagnole, è un lusso, un privilegio che bisogna saper apprezzare e sostenere.