La trentaduesima giornata di campionato si è candidata prepotentemente ad essere quella decisiva per lo scudetto. Il Napoli non è andato oltre lo 0-0 in casa del Milan e la Juve ha colto subito l'occasione, battendo 3-0 la Sampdoria così da mettere ben 6 punti di distacco tra se ed i partenopei.

Gli azzurri di Sarri hanno fatto i conti con la sfortuna che ha il nome di Gigio Donnarumma. Il portiere rossonero si è superato in più di qualche circostanza, soprattutto al 93' quando ha blindato i pali su un tiro molto angolato a distanza ravvicinata di Milik. Per intendersi, questo tipo di parate riesce 1 volta su 99 e forse nemmeno. Per il resto, il pari è il risultato più giusto anche se, per il Napoli questa è come una sconfitta.

All'Allianz Stadium i bianconeri di Massimiliano Allegri giocano una partita d'orgoglio che forse non servirà a far passare l'amarezza per l'eliminazione ingiusta dalla Champions, ma serve per ribadire la supremazia in Italia e questa, con Napoli, Lazio e Roma in crescita esponenziale, ha un valore doppio. Juventus illuminata da Douglas Costa, il migliore in campo, e Mario Mandzukic, nuovamente a segno dopo la doppietta del Bernabeu.

Citando il croato, si intuisce quale sia la differenza tra Juventus e Napoli. Come gioco, le due sono alla pari e forse il "Sarrismo" è esteticamente più bello da vedere, ma come detto innumerevoli volte, se il bel gioco non porta sempre risultati positivi, resterà incompiuto. I bianconeri, non giocano sempre bene, ma concretizzano di più poiché possono contare sulla forza del singolo. Ai biancazzurri manca l'uomo cardine che sblocca le partite più ostiche. Ritornando a parlare di Mandzukic, incarna il concetto della forza del singolo. Forse questa non sarà la sua migliore stagione, ma quando viene chiamato in causa, riesce in qualsiasi modo ad essere decisivo (ho preso come esempio lui per la vicinanza con la partita di ieri).

Lasciando la Juventus, altri singoli che fanno la differenza possono essere Dzeko per la Roma, ieri vicino alla rete che poteva far vincere il derby alla Roma, Icardi per l'Inter e Immobile per la Lazio.
E al Napoli chi fa la differenza? Il tridente alterna periodi positivi e negativi così come Hamsik. Se i partenopei vogliono ambire a qualcosa d'importante in Italia e in Europa devono trovare questo tipo di giocatore. Non è strano infatti, che il migliore Napoli in Champions risalga agli anni di Higuain.

Tra Juve e Napoli ci sono 6 punti e una differenza, il discorso scudetto matematicamente non è ancora chiuso, ma se prima i 4 punti sembravano tanti, ma non troppi, adesso "la montagna" da scalare e ancora più alta e consentitemi di dire che fino ad oggi la Juventus ha meritato di stare dove si trova.