BOLOGNA 1 - 7 NAPOLI (Hamsik, Insigne, Mertens, Torosidis, Mertens, Hamsik, Hamsik, Mertens) BOLOGNA 4: dinnanzi ad una delle prestazioni più convincenti della stagione per il Napoli, anche il miglior Bologna (che di certo non si è visto sabato sera al "Dall'Ara") avrebbe dovuto faticare e non poco. Difatti, la serata 'no' dei rossoblù vede i padroni di casa protagonisti di una spiacevole disavventura, che si tramuta, con il passare dei minuti, in una vera e propria disfatta. Tracollo nel quale trovano modo di emergere numerose criticità, tra le quali la mancanza di solidità difensiva ed un approccio totalmente sbagliato con cui la squadra di Donadoni ha cercato di affrontare la sfida. Le stesse dichiarazioni del tecnico rossoblù, che al termine dell'incontro ha dichiarato di aver perso grazie ad un metro arbitrale "non del tutto soddisfacente", risultano davvero surreali. NAPOLI 9: la corazzata azzurra avanza sempre di più nella corsa verso lo scudetto, confermando di non essere del tutto spacciata nella lotta per il titolo. Riuscire ad archiviare una partita dopo soli sei minuti dal fischio d'inizio, in quanto la gara si sia praticamente conclusa nell'occasione del 2-0 di Insigne, è un aspetto assai importante, che rende testimonianza della grande crescita sul piano psicologico di cui la squadra di Sarri è stata protagonista nel corso degli ultimi mesi. Eccezion fatta per l'espulsione di Callejon (dalla quale, del resto, ne è scaturita la parata di Reina), la prova dei partenopei risulta ai limiti della perfezione. MILAN 0 - 1 SAMPDORIA (Rig. Muriel) MILAN 5,5: una prestazione che lascia presagire un grande (e forse ingiusto) paradosso. Quello di Montella è il miglior Milan degli ultimi anni, e la grande prova contro la Samp trova il modo di sottolinearlo per l'ennesima volta, ma i rossoneri finiscono per essere schiavi dei propri attaccanti: Bacca e Lapadula, autori di due errori colossali sotto porta, finiscono per vanificare tutto il buon lavoro realizzato dai compagni. Un gioco veloce, dinamico e raffinato di cui il Milan dimostra di essere protagonista non riesce ad essere concretizzato dai due attaccanti, rivelatisi l'uno peggio dell'altro, in una giornata da esporre in vetrina per quanto riguarda la prestazione, ma allo stesso tempo da cancellare per tutto il reparto offensivo rossonero. Ma alla fine  quel che risalta all'occhio nel calcio è sempre e comunque il risultato. E se la squadra di Montella non trova i tre punti dal lontano 8 gennaio, sarà anche necessario cominciare a porsi qualche domanda. Quel che il Milan ha da rimproverarsi non è tanto l'episodio legato al rigore, poiché nel calcio la fatalità può giocare un brutto scherzo a chiunque, quanto le due clamorose imprecisioni in attacco... SAMPDORIA 6,5: una gara condotta in maniera molto intelligente da parte degli uomini di Giampaolo. Si può dire che il tanto reclamato "fattore C" sia senz'ombra di dubbio dalla parte dei blucerchiati, in quanto la partita sia stata fortemente condizionata dagli episodi, ma in compenso la Samp si è rivelata in grado di saper gestire e controllare le situazioni nelle quali è stata catapultata. Una squadra attenta, ordinata, cinica al punto giusto, che riesce a portare a casa un risultato assai importante per la corsa verso una salvezza oramai pressoché raggiunta. CHIEVO 0 - 0 UDINESE CHIEVO 6: gli scaligeri, reduci dallo storico trionfo sulla Lazio allo Stadio Olimpico, offrono una prestazione tutto sommato sufficiente ma allo stesso tempo priva di grandi lampi. Una gara monotona, giocata sotto una pioggia battente che ha influenzato notevolmente sulla mancanza di spettacolo, non ha visto nessuna delle compagini prevalere sull'altra. Il risultato di una partita rivelatasi equilibrata dal primo all'ultimo minuto (nonostante l'espulsione di Cesar avvenuta a pochi istanti dal fischio finale) risulta, dunque, alquanto meritato. UDINESE 6: i friulani, galvanizzati dalla vittoria casalinga contro il Milan, si presentano a Verona con il forte intento di espugnare il 'Bentegodi' e proseguire nella propria striscia positiva. In un incontro rivelatosi rognoso e difficile da sbloccare, la squadra di Del Neri pecca di quella lucidità sotto porta che sarebbe servita per portare a casa i tre punti. Del resto, il risultato risulta facilmente digeribile dalla tifoseria, in quanto il campionato dell'Udinese può definirsi praticamente concluso, poiché i bianconeri siano al momento privi di grandi obiettivi (capitolo salvezza oramai archiviato ed impossibilità di raggiungere la zona Europa League). Non resta, dunque, che giocarsi ogni partita a viso aperto da qui fino a metà maggio. Magari con un po' più di freschezza, che contro il Chievo è venuta fin troppo a mancare... GENOA 0 - 1 SASSUOLO (Pellegrini) GENOA 5,5: i rossoblù non riescono a vincere da ben sette partite e nell'incontro del "Luigi Ferraris" trovano addirittura la sconfitta. Una debacle che sa di beffa se confrontata alle statistiche: rispetto agli avversari, la squadra di Juric calcia il doppio delle volte (12 conclusioni rispetto ai sei tiri del Sassuolo), domina dal punto di vista del possesso palla (59%-41%) ma non riesce a trovare il gol del pareggio. Reo di non aver giocato nel migliore dei modi la prima mezz'ora, al Genoa non resta altro che mangiarsi le dita e ricominciare, a testa bassa, puntando al ritorno alla vittoria. SASSUOLO 6,5: la squadra di Eusebio Di Francesco si dimostra letale ed astuta, prima nel partite a razzo alla ricerca dell'1-0 immediato, poi nel difendere il vantaggio a denti stretti fino all'ultimo. I neroverdi sembrano aver definitivamente assimilato una propria fisionomia di gioco, che spesso e volentieri nel corso del girone d'andata è venuta a mancare. Gli emiliani sembrano aver finalmente ritrovato la strada giusta. PESCARA 2 - 6 LAZIO (Parolo, Parolo, Benali, Brugman, Parolo, Keita, Parolo, Immobile) PESCARA 4: gli abruzzesi possono abbandonare oramai definitivamente il sogno salvezza. Pur credendo nella rimonta (e riuscendola quasi a portare a termine), i biancazzurri finiscono per sciupare con l'errore di Caprari dal dischetto la possibilità di sorpassare gli avversari, permettendo alla Lazio di riconquistare quella fiducia psicologica che aveva smarrito nei minuti precedenti, e di conseguenza permettendo ai biancocelesti di rimontare a loro volta ai danni dei padroni di casa. Persiste la maledizione dei rigori per la squadra di Oddo: 4 rigori sbagliati su 6 in questa stagione, che si sta rivelando drammatica sotto ogni punto di vista per un Pescara visibilmente più debole di quello che l'anno scorso militava in Serie B. LAZIO 8: una partita disputata ad alti e bassi, il cui resoconto finale, del resto, non può che essere ampiamente positivo. I biancocelesti sbrigano la pratica Pescara senza trovare grandissime difficoltà. Emerge ancora un'altra volta il vizio di abbassare un po' troppo la guardia (come conferma la seconda metà del primo tempo), ma d'altra parte questa squadra conferma di avere un reparto difensivo straripante, che quando vuole sa essere davvero devastante. EMPOLI 1 - 1 TORINO (Belotti, Pucciarelli) EMPOLI 6,5: i toscani riescono a collezionare un altro importante punto nella scalata verso la salvezza. Che non fosse facile fermare il Toro di Mihajlovic, questo era chiaro sin da subito, tanto che alla vigilia in pochi avrebbero pronosticato un risultato del genere. Ed invece, sotto un forte diluvio abbattutosi sul 'Castellani', la squadra di Martusciello riesce nell'impresa, ed ipoteca, a questo punto, la salvezza. TORINO 5: la brutta prestazione del 'Castellani' conferma che questa squadra, nonostante abbia tutte le carte in regola per stazionare in posizioni ben più alte della classifica, si perda troppo spesso in un bicchier d'acqua. Nel caso di Empoli, si può dire proprio che i granata siano caduti in una pozzanghera: un terreno di gioco non in perfette condizioni ha costretto lo sfortunato Ajeti ad un errore che è costato tanto. a lui e alla squadra. Giornata deludente per i ragazzi di Mihajlovic, da cui ci si aspettava indubbiamente qualcosa in più. ATALANTA 2 - 0 CAGLIARI (Gomez, Gomez) ATALANTA 7,5: i bergamaschi trovano una vittoria fondamentale che gli consente di raggiungere l'Inter ed alimentare sempre di più la corsa verso la zona Europa League, traguardo che si conferma tutt'altro che un'utopia. La squadra di Gasperini riesce a trovare la giusta forza psicologica per schiacciare il Cagliari nella propria area di rigore ed a trovare la vittoria grazie a due splendidi gol di Alejandro Gomez, sempre più leader e protagonista di questa squadra. CAGLIARI 5: primo tempo alquanto deludente per gli uomini di Rastelli, completamente fuori dai radar e privi di lucidità. Nella ripresa, dopo un avvio shock, la formazione isolana prova a proporsi in avanti, ma i rossoblù risultano sempre spenti ed opachi, tanto che Berisha esce dal campo con i guantoni nuovi di zecca. Prestazione insufficiente sotto tutti gli aspetti, anche e soprattutto sul piano psicologico. PALERMO 1 - 0 CROTONE (Nestorovsky) PALERMO 7: sembra funzionare la cura Diego Lopez per i rosanero. Da quando il tecnico siede sulla panchina del club siciliano, il Palermo ha avuto modo di collezionare due risultati importantissimi come l'1-1 al San Paolo di Napoli ed il prezioso trionfo sul Crotone diretto avversario per la salvezza. L'Empoli è distante di 8 lunghezze, un divario vasto ma non incolmabile: tutto può essere ancora rimesso in discussione. La gara viene decisa, come sempre, uno scintillante Nestorovsky, che proprio contro il Crotone, nella gara di andata, aveva trovato il suo primo gol in Serie A. Ora ha raggiunto quota nove reti stagionali ed è pronto a suonare la carica ai suoi da qui fino alla fine del campionato... CROTONE 4: dopo il trionfo sull'Empoli, la squadra di Nicola perde una gara fondamentale per la salvezza ed a questo punto risulta assai difficile per i calabresi allontanarsi dallo spettro della retrocessione. Non resta che giocarsela a testa alta fino all'ultimo, sperando in un po' di fortuna che al momento non è mai stata dalla parte degli "squali". Atteggiamento completamente sbagliato: sconfitta meritata. JUVENTUS 1 - 0 INTER (Cuadrado) JUVENTUS 7,5: i bianconeri consolidano il primato sconfiggendo quella che, al momento, risulta la squadra più in forma del campionato. La Vecchia Signora riesce a domare un'Inter agguerrita e vogliosa di fare la partita. Il gran gol di Cuadrado rappresenta l'emblema di una gara di grande sacrificio, che ha visto gli uomini di Allegri prevalere grazie ad una qualità sopraffina, assai invidiabile non solo in Italia ma anche in Europa. INTER 7: non era affatto facile per i nerazzurri proseguire nella striscia di vittorie consecutive. Sul campo, a differenza dei pronostici, si assiste ad una sfida di grande equilibrio che non vede una grande discrepanza tattica tra le due compagini. Nonostante ciò, la squadra di Pioli esce sconfitta dallo Juventus Stadium in una gara decisa dagli episodi. Andrea Pontone Twitter: @_AndreaPontone