LAZIO 0 - 1 CHIEVO (Inglese) LAZIO 5,5: gli ospiti si chiudono in area per tutto il corso dei novanta minuti e costringono i biancocelesti all'assedio. Pur sfiorando il gol in numerose circostanze, la squadra di Inzaghi non riesce a portarsi in vantaggio. Il tempo passa e sale il nervosismo, sia sul campo che sugli spalti. Nel finale viene servita la beffa ed una partita praticamente dominata finisce nella maniera più surreale, tra le lacrime dei giocatori e la disperazione del pubblico dell'Olimpico. Non si può imputare davvero nulla ai padroni di casa, se non quella sterilità offensiva che, al termine della gara, si è rivelata fatale. CHIEVO 6: reduce da quattro sconfitte consecutive, la squadra di Maran si presenta all'Olimpico con l'intento di chiudersi nei primi 25 metri e puntare sul contropiede. Con molta astuzia e caparbietà, gli scaligeri espugnano il campo della Lazio nel modo più improbabile. I clivensi, aiutati da una buona dose di "fattore C", ringraziano un provvidenziale Sorrentino ed un decisivo Inglese, che ha il pregio di trovarsi al posto giusto nel momento giusto. Approccio non dei migliori, che in compenso (stavolta) ha ripagato alla grande... INTER 3 - 0 PESCARA (D'Ambrosio, Joao Mario, Éder) INTER 7,5: vittoria a parte, questa squadra sembra avere finalmente acquisito una propria identità. Di volta in volta, si registrano grandi miglioramenti sia dal punto di vista atletico che sul piano del gioco. La squadra di Pioli raggiunge quota sette vittorie consecutive e si presenta alla grande al big match dello Juventus Stadium. Dopo la gara contro il Pescara, si può senz'altro affermare che, se i nerazzurri scenderanno in campo nello stesso modo a Torino, i bianconeri potranno anche vincere, ma di certo non avranno vita facile... PESCARA 5: diventa assai difficile parlare di salvezza se dopo 22 giornate gli abruzzesi si ritrovano con una sola vittoria alle spalle (peraltro, a tavolino dopo averla persa sul campo). Consapevole di non avere un granché da perdere, la squadra di Oddo si presenta a San Siro proponendosi in attacco con una certa frequenza, dal primo all'ultimo minuto. Nonostante ciò, i difetti dei biancazzurri - tra i quali l'inefficienza offensiva e la mancanza di punti di riferimento in difesa - trovano comunque spazio per mettersi in luce... TORINO 1 - 1 ATALANTA (Iago Falqué, Petagna) TORINO 5: le trame di gioco dei granata ed i buoni spunti offensivi che vedono protagonisti gli uomini di Mihajlovic confermano che questa squadra abbia grandi potenzialità. Pur avendo tutte le credenziali per portarsela a casa, il Toro deve resistere fino alla fine per difendere un pareggio che, alla fine, si rivela del tutto meritato. La continuità è un aspetto fondamentale per il cammino di un gruppo e se viene a mancare può rivelarsi determinante. ATALANTA 6,5: dopo un avvio di gara non del tutto promettente, i bergamaschi prendono bene le misure e, dalla metà del primo tempo in poi, si affacciano con una certa insistenza nell'area di rigore avversaria. Vedendosi negare la gioia del pari da un sontuoso Joe Hart, i nerazzurri centrano la rete dell'1-1 con Petagna, che pochi minuti prima aveva sciupato una palla gol colossale. Meno esibizionismo e più cinismo: è questo quello che si richiede alla squadra di Gasperini, che esce comunque sia a testa alta dall'Olimpico, dimostrando di stazionarie tutt'altro che casualmente al sesto posto della classifica... CROTONE 4 - 1 EMPOLI (Stoian, Mchedlidze, Falcinelli, Rig. Falcinelli, Falcinelli) CROTONE 8: i calabresi, consci del fatto che sia una partita assolutamente da non fallire, sono in grado di risollevarsi nel migliore dei modi, dominando difatti un avversario il cui nome rischia di risuonare (e non poco) per il discorso salvezza. Sette punti, tutto sommato, non sono un divario del tutto incolmabile da qui a fine stagione. In fondo, basta crederci. Così come tutti i ragazzi di Nicola hanno fatto dal primo all'ultimo minuto nell'incontro dello 'Scida'. EMPOLI 4: per la squadra di Martusciello andrebbe bene anche solo un pareggio, l'importante è non perdere. Eppure, gli ospiti riescono ad uscirsene nel peggiore dei modi, collezionando una sconfitta che sa di umiliazione. Se i toscani riusciranno a salvarsi o no, questo sarà il prosieguo stagione a dircelo. Fatto sta che, nel caso in cui una tra Crotone e Palermo dovesse riuscire nell'impresa di salvarsi, i primi candidati a prenderne il posto sarebbero proprio i ragazzi di Martusciello... CAGLIARI 1 - 1 BOLOGNA (Destro, Borriello) CAGLIARI 6,5: in extremis, la squadra di Rastelli riesce a raggiungere un pareggio insperato grazie ad una prodezza di Marco Borriello. Prova di grande orgoglio e personalità da parte dei sardi, che accumulano sempre più punti per la lotta verso la salvezza, che a questo punto si avvicina notevolmente. Anzi, c'è da dire che i rossoblù, per quanto abbiano seminato, siano riusciti a raccogliere ben poco con un solo pareggio, il quale, nonostante sia arrivato all'ultimo respiro, resta stretto ai padroni di casa... BOLOGNA 6: gli emiliani, consapevoli di potersi permettere di giocare a viso aperto da qui fino all'epilogo della stagione, si presentano al Sant'Elia con una mentalità "old style": difendersi nel primo tempo per poi proporsi in avanti nella ripresa. Donadoni si gioca due carte: l'una porta il nome di Verdi, che cambia la partita facendo fare il salto di qualità ai suoi, l'altra quello di Viviani, che lascia malamente i suoi in inferiorità numerica. Nonostante ciò, i rossoblù riescono a portare a casa un prezioso pareggio, tutto sommato meritato. SAMPDORIA 3 - 2 ROMA (Bruno Peres, Praet, Dzeko, Schick, Muriel). SAMPDORIA 7,5: i blucerchiati collezionano una vittoria importantissima, frutto di un grande sacrificio ed impegno costante per tutto il corso dei novanta minuti. Il pressing alto degli uomini di Giampaolo manda in tilt la difesa giallorossa, che è costretta a concedere ampi spazi ai componenti del reparto offensivo sampdoriano. Difatti, tutti i tre componenti del tridente d'attacco trovano il gol. Trionfo assolutamente meritato che rilancia i blucerchiati a quota 27 punti. ROMA 5: era una gara da non fallire a tutti i costi. Eppure, nonostante ciò, la squadra di Spalletti riesce a complicarsi la vita da sola. Pur passando in vantaggio dopo pochissimo tempo dal fischio d'inizio, i giallorossi collezionano una figuraccia in quel di Marassi, uscendo dal 'Ferraris' meritatamente sconfitta grazie ad un approccio totalmente sbagliato. Il club capitolino perde tre lunghezze dalla Juventus capolista, e la lotta verso lo scudetto, al momento, sembra mettersi in salita... SASSUOLO 0 - 2 JUVENTUS (Higuaín, Khedira) SASSUOLO 5: partenza tutto sommato discreta degli uomini di Di Francesco, i quali, in compenso, crollano dopo la rete del vantaggio bianconero. Brutta prestazione generale per i neroverdi, che perdono contro una Juve grintosa e determinata. Elementi che, troppo spesso, sono venute a mancare tra le fila degli emiliani. Rendimento altalenante e troppo poco costante per un Sassuolo che quest'anno sta dimostrando di avere troppa sufficienza... JUVENTUS 7: altra vittoria assai importante per la squadra di Max Allegri, che centra il secondo successo consecutivo su un campo difficile da espugnare. Grazie al suo goleador, Gonzalo Higuaín, che si porta a quota 15 gol stagionali, ed al suo baluardo, Sami Khedira, che si conferma la vera spina nel fianco della formazione bianconera, la Vecchia Signora conquista una vittoria essenziale per la volata scudetto, guadagnando tre punti sulla Roma e due lunghezze al cospetto del Napoli. UDINESE 2 - 1 MILAN (Bonaventura, Thereau, De Paul) UDINESE 7: nonostante lo svantaggio, la squadra di Del Neri riesce a ribaltare un risultato che si rivela tanto eroico quanto clamoroso. Dopo una prima mezz'ora giocata a ritmi bassi, i friulani cominciano a tirar fuori tutte le proprie armi per portare a casa una vittoria importantissima. Altra nota positiva, il primo gol in stagione di De Paul, che decide la sfida del 'Dacia Arena'. MILAN 5,5: un grande avvio ricompensato da una ripresa da horror. Nei primi 30 minuti, i rossoneri risultano vivaci, intraprendenti e pericolosi. In tutto il resto della gara, invece, gli uomini di Montella mettono in mostra tutti i loro difetti: lentezza nella circolazione di palla, imprevedibilità nella manovra e tante (troppe) imprecisioni, che finiscono per costare caro... FIORENTINA 3 - 3 GENOA (Ilicic, Chiesa, Simeone, Hiljemark, Rig. Simeone) FIORENTINA 5: la squadra di Sousa conferma di mancare ancora sotto l'aspetto psicologico. Una gara gestita nel peggiore dei modi si tramuta in un pareggio che sa di beffa. Nonostante una prima mezz'ora non del tutto esaltante, i viola riescono a portarsi in vantaggio con un (fortuito) gran sinistro di Ilicic. Nella ripresa, i padroni di casa trovano il raddoppio con il secondo gol in Serie A di Federico Chiesa, che conferma di essere in grande forma. Ma poi, d'un tratto, ci si ritrova dal parziale di 2-0 al risultato di 2-2. Inoltre, pur riuscendo a siglare il tris, la Fiorentina riesce a farsi raggiungere in pieno recupero, buttando al vento l'opportunità di centrare il terzo trionfo di fila. GENOA 6,5: la squadra di Juric ha il coraggio e l'onore di crederci fino il fondo. Nonostante la (grande) sfortuna che perseguita i rossoblù, gli ospiti riescono a tirar su una gara che aveva preso una piega assai diversa rispetto a quanto avrebbe meritato. Nella prima frazione di gioco, il Genoa si porta in avanti ma non riesce a concretizzare per la troppa imprecisione: nella ripresa i liguri aggiustano la mira e trovano ben tre gol, conquistando un punto assai meritato ma allo stesso tempo molto sudato... NAPOLI 1 - 1 PALERMO (Nestorovsky, Mertens) NAPOLI 5: i partenopei sbattono sul muro rosanero, che non riescono mai ad oltrepassare se non grazie ad una clamorosa svista di Posavec. D'altra parte, il portiere del Palermo para oltre ogni limite, negando agli azzurri la gioia della vittoria. Una partita che non era da sbagliare si tramuta in una vera e propria disfatta, il cui verdetto sa di umiliazione prima ancora che di delusione. La squadra di Sarri non approfitta del tonfo della Roma ed è costretta anche a guardarsi le spalle a causa della forsennata rimonta dell'Inter... PALERMO 7: è una settimana difficile per il club siciliano, che fuori dal campo vede un sacco di confusione e troppa poca chiarezza. Sul terreno di gioco, invece, i rosanero riescono a rispondere ad ogni critica, sfoderando una prova sontuosa sotto ogni punto di vista. Il gol lampante di Nestorovsky viene difeso fino all'ultimo, a denti stretti, per un pareggio che sa d'impresa. Un punto che non alimenta un granché la lotta verso la salvezza (meta al momento assai lontana), ma che, in compenso, tira su gli animi dei tifosi: il nuovo allenatore Diego Lopez trova il modo di presentarsi davvero nel migliore dei modi (o quasi)... Andrea Pontone Twitter: @_AndreaPontone