Sono uno di quelli che vive a Londra, che per pagare l'affitto ha iniziato facendo il cameriere anche se con validi titoli di studio ed esperienza lavorativa sul campo. Uno dei tanti che ha combattuto i dogmi sociali britannici per integrarsi come meglio ha potuto e per, dopo molti sacrifici, ottenere il successo meritato. Perche' Londra e gli inglesi saranno anche ostici, li si possono odiare o amare ma, alla fine, se hai qualcosa da dare loro la sanno valorizzare e premiare. Ora Conte, immagino che dal suo Flat a Chelsea da £5000 al mese, con uno stipendio di non ricordo quanti milioni di sterline, con la fama e il successo raccolto si trovi ora al fatitico bivio che tutti noi ci siamo, ad un certo punto, trovati davanti: mollo e torno o persevero e conquisto? Poverino, secondo la stampa, non ha il carattere di affrontare qualche screzio con il datore di lavoro o qualche scaramuccia con i suoi 'dipendenti' plurimilionari e quindi decide di abbandonare tutto per tornare all'ovile ad allenare una squadra eternamente rivale che lo renderebbe l'essere umano piu' odiato d'Italia. Andrebbe in una squadra si ricca ma anche nota per maciullare denari, investimenti e, appunto, allenatori senza riguardo o pentimento alcuno. Una squadra che non sa fare autocritica, che manipola la stampa per piangere le sue miserie in cerca di qualche giusto favoritismo a compensazione di qualche presunto torto. Si, Conte e' quest'uomo. Lo ha dimostrato negli anni. Uno che non ama le sfide, uno che non segue il cuore, uno che pur di sedersi ad un ristorante cinese da 100 euro rinnegerebbe ogni valore. Credeteci pure perche' magari succedera' davvero, Come dovrebbe essere vero che il calcio e' solo un gioco e che, pertanto, noi non dovremmo neanche essere qui a discuterne.