La partita contro la Sampdoria ha mostrato un ulteriore lato di questa inter. L’abbiamo vista tenace nel Derby, insuperabile contro il Napoli e, a soli tre giorni, per una grossa fetta di gara, straripante contro i blucerchiati.
Dieci giorni intensi che a detta di molti hanno messo in evidenza i limiti di una rosa troppo scarna per conservare una posizione di vertice nella seconda metà del campionato. Nel dettaglio il problema consisterebbe nella poca affidabilità dei rincalzi dei titolari, vuoi perché fuori forma, vuoi perché con poco talento e di livello inadeguato rispetto a chi sostituiscono.

Personalmente non sono del tutto d’accordo. È vero che ci sono dei ruoli in cui alcuni giocatori sono imprescindibili, ma tra le seconde linee dell’inter ci sono interpreti che possono comporre l’ossatura di un undici pericoloso per gli avversari con caratteristiche diverse da quello titolare e che potrebbe offrire a Spalletti opzioni interessanti per il prosieguo della competizione.

Segue la formazione con alcune brevi note.

Modulo: 4-3-3

Handanovic: difficile pensare a un sostituto all’altezza fra quelli in rosa, visto che come lui se ne trovano pochi al mondo.

Dalbert: il tempo delle lezioni di difesa all’italiana è concluso. Ora si deve dare una chance a questo terzino dalle spiccate doti offensive.

Skriniar: Una certezza che deve rimanere tale.

Ranocchia: giocatore che ha recuperato la tranquillità necessaria per meritarsi una nuova opportunità. Sono convinto che Spalletti abbia lavorato anche sulla sua testa. Può rinascere.

Santon: Spalletti ha detto chiaramente che è un giocatore del tutto recuperato. C’è con il fisico e con la testa. Sa difendere a 4, ama offendere e anche spostarsi la palla sul destro e tirare o cercare il filtrante per l’uomo inserito nell’area avversaria. Potrebbe giocare anche a sinistra invertendosi con Dalbert.

Borja Valero: vertice basso del centrocampo a tre che lo ha lanciato in Italia con Montella. Conosce il ruolo fin troppo bene. Garanzia.

Marcelo Brozovic: interno di sinistra con libertà di offendere e spaziare per tutta la trequarti alla ricerca della magia.

Joao Mario: interno di destra con compiti di interdizione e ripartenza. Ha gamba e qualità tecniche necessarie per fare entrambe le fasi. Può inserirsi per vie centrali e fare danni seri agli avversari.

Eder: attaccante esterno a sinistra. Sì danna l’anima per aiutare la squadra, ha tecnica, tiro da fuori e in attacco i suoi movimenti  aiutano a smarcare i colleghi di reparto.

Karamoh: esuberante, rapido e imprevedibile, ha la sfrontatezza del giovane consapevole del proprio talento. Futuro da beniamino.

Icardi: dei giocatori come lui si dice che schierandoli si parta già con un gol di vantaggio. Lasciatelo lì dov’è!