La vena polemica, l'incapacità di starsene zitti di fronte ad un problema reale o solo apparente sono caratteristiche che fanno parte del carattere di una persona.

Non voglio fare certo lo psicologo, ma trovo che le motivazioni che inducono frequentemente qualcuno a fare polemica scaturiscano soprattutto dal timore di un flop. Situazione che a propria volta induce a mettere le mani avanti, a cercare di "non essere messi in mezzo", come si suol dire, o addirittura a dare la colpa di un eventuale insuccesso a qualcosa o a qualcun altro.

In un momento come quello attuale, dove Sarri è primo in classifica dall'inizio del campionato, che motivi particolari può avere nel tirare sempre in ballo le questioni di orari, calendario ecc. ecc.? Forse vuole che gli si riconosca quanto è bravo poiché nonostante queste difficoltà, da lui denunciate, è comunque in testa alla classifica di Serie A? Oppure vuol spostare l'attenzione degli sportivi dalla possibile critica sul gol di Mertens nato da un leggerissimo fuori gioco? O forse, nella peggiore delle ipotesi, Sarri avverte che la squadra è a corto di energie e, temendo una flessione, cerca in tutti i modi di limitare una possibile rimonta degli avversari, fornendo "input" a tutti gli "attori" dello spettacolo, nella fattispecie la Lega, che stiano attenti a non favorire in qualche modo, anche involontario, questa rimonta? Adesso si è inventato la storia che, giocando dopo la Juve le prossime 8 partite, la sua squadra ne risulterebbe particolarmente svantaggiata. Tutto questo però, senza considerare che al momento in cui Sarri parla, il bilancio è questo: il Napoli ha giocato prima della Juve 11 volte, 4 volte in contemporanea (compreso lo scontro diretto) e 7 volte dopo. Dunque usando il metro di Sarri dovremmo oggi pensare che il Napoli abbia forse subito un trattamento di favore? A nessuno è passato per la testa. Se vogliamo aggiungere un dettaglio inoltre, 2 delle 7 volte che il Napoli ha giocato dopo la Juve, potremmo considerarle poco significative, dato che si riferiscono alle partite di agosto, quando il duello ancora non era per niente marcato, trovandosi all'epoca 4 squadre in testa alla classifica a punteggio pieno. La situazione mi pare ancora più accentuata in una certa direzione se guardiamo le ultime 10 giornate, dove la pressione è diventata via via sempre maggiore per la squadra che gioca dopo, secondo il Sarri pensiero: nelle ultime 10 giornate, il Napoli ha giocato 7 volte prima. una volta dopo e 2 volte in contemporanea.

Ma veniamo adesso alla questione di merito: perché dovremmo pensare che chi gioca dopo è avvantaggiato? Forse perché conosce il risultato dell'avversario? Ad esempio, Il Napoli ieri ha vinto e la Juventus sa che contro il Genoa deve assolutamente fare bottino pieno per non perdere terreno. Sapere che hai solo un risultato utile, secondo la filosofia di Sarri, costituisce un vantaggio? Non direi proprio. Allo stesso modo, a parti invertite, non è vantaggioso giocare prima e sapere che, per non vedersi poi raggiunto dall'avversario, devi vincere per forza. In un caso o nell'altro ci sono comunque vantaggi e svantaggi. Dunque mi pare si stia facendo una QUESTIONE DI LANA CAPRINA. La differenza la fa sempre e comunque la capacità della squadra di saper reggere la tensione. E Sarri è troppo navigato per non sapere questa cosa. Se ritiene che i suoi ragazzi non sappiano reggere la pressione, facendo queste polemicucce rende un cattivo servizio al suo gruppo.

Poi ognuno è padrone a casa propria... faccia come crede.