Questo è senza dubbio il momento più delicato in cui il Palermo di Zamparini si sia mai trovato. La classifica è preoccupante, e i soli 15 punti racimolati nelle 19 partite del girone d’andata non lasciano alcun’altra chiave d’interpretazione circa la situazione dei rosa in questo campionato di serie A; un campionato, quello della massima serie, sempre più difficile, in cui può accadere tutto e il contrario di tutto e in cui quasi nessuno può sentirsi completamente al sicuro fino al termine della stagione. Ma quella della squadra allenata da Gasperini è una storia particolare, profondamente diversa da quella della maggior parte delle altre squadre impelagate nella lotta per mantenere la categoria: i dettagli, ormai, li conosciamo bene, il Palermo ha un buon gioco, quasi sempre, nell’arco della partita, crea la sua buona dose di occasioni da gol, ma alla fine dei conti accade regolarmente qualcosa che impedisce ai giocatori di raggiungere un risultato adeguato agli sforzi profusi e alla qualità espressa sul campo. L’impressione è che manchi davvero poco per trasformare l’undici rosanero in una macchina da gol e spettacolo, capace di accumulare punti su punti e di conquistare la tanta agognata salvezza, ed è proprio su queste piccole ma decisive defaillances che l’uomo nuovo del club siciliano, l’ amministratore delegato Pietro Lo Monaco, sta lavorando indefessamente da ore, giorni, settimane, perdendo, a suo dire , anche preziose ore di sonno. Si, perché finalmente il mercato di riparazione è entrato nella sua fase più calda, e la volontà manifestata dalla società di Viale del Fante è quella di rinforzare l’organico e di consegnare al tecnico dei validi elementi, dei calciatori di valore e, soprattutto, di esperienza, su cui poter fare affidamento fin da subito, e non degli acerbi giovinastri da aspettare all’infinito e che alla lunga, più che utili alla causa, potrebbero rivelarsi, invece, un peso per il gruppo e per lo stesso allenatore. I primi, importanti passi sono stati fatti, l’acquisto di due pedine duttili e di sicuro affidamento come Aronica e Dossena danno forza al concetto espresso precedentemente, ma il puzzle rosanero è ancora incompleto, è ancora forte la necessità di coprire alcuni ruoli che i giocatori attuali hanno fatto fatica ad interpretare in questo scorcio di stagione. Adesso più che mai ogni scelta sarà fondamentale, la speranza è che al giro di boa Gasperini possa avere a disposizione quegli uomini che potrebbero cambiare il volto del suo Palermo: tutto è nelle mani della società, che promette al tecnico di Grugliasco quei rinforzi che aumenterebbero lo spessore tecnico della sua creatura. Ai posteri l’ardua sentenza.