Il Pagliacciometro Anno Zero!

Si comincia forte con Pecoraro, che ha un'intercettazione, no non ce l'ha e si scusa, ma sulla base di quella chiede la condanna di Agnelli, per aver seguito le direttive della Digos e si dimentica di tutte le altre squadre.
I Giudici Federali, non potendo sottostare alla pagliacciata fino in fondo, danno il minimo e, non avendo prove, si limitano a dire che non poteva non sapere. Tanto la Giustizia Sportiva non ha nulla a che vedere col diritto, quindi non conta che ci siano o meno le prove: basta un sentito dire.

Poi si passa al Milan: messa in campo una squadra ributtante, sia per schemi che per posizioni in campo, la colpa è del preparatore atletico. Del resto prendere Fassone dall'Inter era una garanzia di qualità, soprattutto visto cosa ha fatto negli ultimi anni. Adesso la medesima serietà passa al Milan.

E come lasciare da parte quanto ci arriva da Mediaset? I giornalisti Mediaset dimostrano, quotidianamente, la propria antijuventinità, in nome di una impunità che permette loro di scrivere nefandezze anche sui propri profili social, senza che nessuno osi far nulla (meno che mai quel circo che risponde al nome di Ordine dei Giornalisti). Salvo poi denunciare chiunque provi a far notare loro che non è professionale comportarsi così.
Quindi, perché stupirsi di questa farsa che risponde al nome di Giornalismo Premium?

Finiamo con la VAR. Qui le pagliacciate sono due.
La prima è che abbiamo i commenti alla VAR che sono gli stessi che si facevano all'operato dell'arbitro. I tifosi italiani non danno mai la colpa alla propria squadra se perde. La colpa è sempre dell'arbitro. E se non ha sbagliato è troppo fiscale.

La seconda pagliacciata è che la VAR non vale per l'Inter.
Non si sa perché, ma a Milano devono avere qualche deroga speciale di Tavecchio, deve avergliela concessa in accordo con Infantino qualche volta che, insieme a poltrona e pranzo a San Siro, i Fozza Inda gli hanno passato anche i ricchi premi e cotillons.
Quindi le immagini della VAR del Meazza vengono inviate via satellite in Cina, esaminate da un pool di tecnici del PPC e rimandate in Italia, opportunamente modificate, la settimana dopo. Nel frattempo viene comunicato all'arbitro cosa fischiare.
Non preoccupatevi se non c'è corrispondenza fra le immagini e la decisione arbitrale: le immagini negli archivi sono state opportunamente modificate.