La vittoria di ieri sera contro la Roma, ha dato un altro piccolo pezzo di autostima al Napoli, che ora si sente pronto per vincere qualcosa di importante. Il Napoli ad inizio stagione era la favorita per la vittoria del campionato e dopo 8 giornate ha superato già le aspettative. I paragoni col Napoli di Maradona si sprecano anche se per me sono errati, quel Napoli lì poteva contare su un fenomeno assoluto come Diego e la squadra era costruita intorno a lui, mentre il Napoli di Sarri è un gruppo solido, compatto e coeso. Questa squadra però mi ricorda un grande team del passato: la Roma 2000-2001. 

Sulla panchina della Roma siedeva Fabio Capello, uno degli allenatori italiani più vincenti della storia e Sarri come Fabio è un grande allenatore e condottiero. Le rose sono pressoché simili, Antonioli e Reina si equivalgono anche se il portiere spagnolo ha più esperienza internazionale, Hysaj-Ghoulam e Cafu-Candela sono simili, terzini molto offensivi e di spinta, i centrali Koulibaly e Albiol sono una spanna sopra rispetto a Aldair e Samuel. Se nel centrocampo partenopeo domina Hamsik, in quello giallorosso dominava Tommasi, ma la zona del campo in cui le due squadre sono identiche è l'attacco. Montella, Totti, Batistuta da una parte, Mertens, Insgine e Callejon dall'altra. 

Le coincidenze tra queste squadre sono tante anzi troppe e speriamo per i nostri amici partenopei che la stagione del Napoli di Sarri si concluda come quella della Roma di Capello.