Ci ricordiamo tutti del compianto Maurizio Mosca e di una delle sue frasi più celebri: "Ahhh come gioca Del Piero". Se oggi fosse tra noi probabilmente cambierebbe il motto in: "Ahhh come gioca il Napoli". E avrebbe ragione: ormai è sotto l'occhio di tutti il lavoro di Sarri e il gioco impresso a questa squadra, di cui potremmo parlare per ore. 

Quello che però non viene spesso detto sul Napoli è la rivalutazione che il gioco sta avendo nei confronti dei giocatori del Napoli. Giocatori che prima di Sarri erano in crisi di identità o ancora non completamente esplosi. Chi non ha la memoria troppo corta non farà certo fatica a dimenticare il contorto Napoli di Benitez, i tormenti di Hamsik che dietro la punta non trovava gli spazi giusti, I ripiegamenti di Insigne che non riusciva ad esprimersi ai suoi livelli, o le panchine di Jorginho, lui che forse oggi è uno dei migliori centrocampisti che potrebbe avere la nostra nazione (Ventura spero che tu stia leggendo).

Ma oggi mi chiedo: se tutte le squadre, a partire dai settori giovanili, giocassero prendendo come modello il Napoli Sarriano? Questa è la ricetta vincente per riformare in maniera radicale il calcio italiano e tornare nel corso degli anni padroni del mondo. Lo spettacolo puro offerto da quante più squadre possibile inoltre avvicinerebbe di nuovo il pubblico alle proprio squadre e i giocatori stessi sarebbero i primi a divertirsi molto di più.

Ci ha provato Zeman ad inculcarlo nella testa degli italiani, senza successo. Ci sta riuscendo Sarri, senza fare nemmeno troppo rumore. Il bel gioco, paga! Pagherà sempre. E si vede anche all'estero, basti pensare al Barcellona che ha fatto del calcio spettacolo il suo marchio di fabbrica e non a caso è la squadra più vincente degli ultimi 15 anni.

Giocate come il Napoli, e torneremo presto sul tetto del mondo!

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