Carl von Clausewitz è stato un generale prussiano ed è considerato da alcuni uno dei più grandi teorici di strategia militare della storia. La sua frase più famosa è probabilmente: "La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi". Riprendo questo concetto e lo adatto al passaggio di proprietà del Milan: "Il nuovo Milan di YongHong Li non è che la continuazione dell'ultimo vecchio Milan quanto a metodi, ma con mezzi inferiori". Che i mezzi siano inferiori, risulta evidente qualora si consideri che: 1) i mezzi del sig. Li non sono paragonabili a quelli di Silvio Berlusconi e comunque del Gruppo Fininvest (anche in una fase non florida del mercato televisivo); 2) i debiti del sig. Li si vanno ad aggiungere a quelli dello società Milan in quanto tale. Che i metodi siano gli stessi, lo si può intuire dalle voci che ricorrono sul mercato in entrata e su quello in uscita. Per il mercato in uscita la situazione è la seguente: a) rinnovi difficili per: - Donnarumma - Suso b) pressanti richieste da altre società per: - De Sciglio - Donnarumma c) meno pressante l'interesse di altre società per Suso. I tre punti precedenti fanno pensare che una società "tosta", come non lo è stato il Milan degli ultimi anni (dopo la cessione di Ibra e T. Silva), toglie dal mercato i suoi pezzi migliori e dice ai loro procuratori: "Questa è la proposta di rinnovo, ma se il vostro assistito non vuole firmare è libero di farlo e restare con noi fino alla fine del contratto. Se ne andrà allora se vuole, perché non cediamo nessuno sotto ricatto.". Mi sembra che l'attuale società si stia mostrando alquanto "morbida" da questo punto di vista, come tutti coloro che, alquanto squattrinati, non possono fare la voce grossa più di tanto. Per il mercato in entrata la situazione è la seguente: a) accordo di massima con Musacchio (giocatore che non vuole rinnovare con la sua società la quale, come il Milan attuale, non è una corazzata); b) si parla di Fabregas di cui al Chelsea non frega più nulla; c) i sogni sono "Morata" e "Aubameyang". Sul punto c) si può dire che i "sogni" sono tali proprio perché non sono reali o difficilmente possono diventarlo. Del resto mio sogno è Belén Rodriguez, ma non so quanto possa realizzarsi. Aggiungo che i rinnovi possono prestarsi, come negli anni passati a un: - abbiamo dovuto cedere Pippo e Topolino, perché volevano andarsene, ma volevamo tenerli; - non abbiamo comprato e abbiamo ceduto Pippo, ma abbiamo trattenuto Topolino! Tutto prosegue quindi nel segno di una "poco rassicurante" continuità, con meno soldini in tasca per giunta. Buon Milan - Empoli a tutti, comunque, nonostante tutto.