Il Milan 2017-2018 assomiglia spaventosamente, per i tifosi milanisti, all'Inter 2016-2017 e l'esonero di Montella è l'ultimo tassello aggiunto al mosaico della copiatura.

Proprio come l'Inter della passata stagione il Milan ha cambiato la proprietà poco prima dell'inizio del mercato; mercato in cui, proprio come i cugini, ha speso tanto e male per giocatori che si sono rivelati dei flop (André Silva, Kessié, Kalinic), come dei  flop si sono rivelati Gabigol e Joao Mario. 
Al mercato sciagurato si sono aggiunti dei risultati scadenti ed i rossoneri si sono ritrovati già alla 14° giornata fuori dalla lotta per un piazzamento in Champions League, proprio come accadde all''Inter targata De Boer. La dirigenza del Milan in virtù di ciò non ha potuto fare altro che esonerare Montella, rimpiazzandolo con Gattuso, totalmente inesperto e che quasi certamente non riuscirà a risollevare le sorti di  una stagione ormai compromessa.
Nell'opera di copiatura l'esonero di Montella equivale a quello di De Boer. Così come allora non si può considerare l'allenatore partenopeo l'unico colpevole, ma si sa che nel calcio funziona così. Paga sempre l'allenatore

Nell'Inter pagarono De Boer e Pioli, nel Milan Montella. Ai milanisti non resta che sperare che la dirigenza impari la lezione e l'anno prossimo si affidi ad un allenatore abile e preparato come ha fatto l'Inter con Spalletti.