Il calcio in Italia ha sempre anticipato i tempi, la passione per un "pallone che viene calciato su un campo" ha portato sempre a grossi investimenti.

Dalla fine degli anni Cinquanta sono state aperte le frontiere al mercato estero e da allora sono arrivate valanghe di stranieri. Ovviamente il Napoli non può che essere contento di questa apertura delle frontiere in quanto grazie a Maradona, Careca, Alemao, Kroll prima e nel presente Lavezzi, Cavani , Higuain, Hamsik e Mertens hanno fatto le fortune della società. Ma ciò è costato caro per la crescita dei calciatori italiani e della Nazionale negli ultimi anni.
Si investe poco nelle giovanili e i risultati si vedono. In casa nostra l'unico fuoriclasse che ha raggiunto notorietà è Lorenzo Insigne, ovviamente c'è anche Sepe a cui auguriamo finalmente una carriera piena di soddisfazioni, come l'hanno avuta anche i fratelli Cannavaro, Ferrara e tanti altri.

Ma leggendo le ultime voci di mercato si parla dell'arrivo di Vrsaljko a gennaio. E' un calciatore che è stato seguito da tempo, molto bravo, e segue il filone dei calciatori provenienti dall'est che ultimamente stanno arrivando nel club. E se la società in questi anni che si è interessata al croato, avesse puntato su qualche ragazzo proveniente dalle giovanili?

Posso fare un nome di un forte terzino sinistro che ha avuto il Napoli in passato: Antonio Carannante. Il puteolano esordì in prima squadra a sedici anni, non era molto alto ma forte fisicamente, amava proiettarsi in attacco ed aveva un discreto piede. Presenziò quattro volte nella nazionale under 21e fu tra i napoletani che contribuirono alla vittoria del tricolore subentrando ai titolari Citterio, Filardi e Boldini. Quel Napoli decise di puntare in casa, su un calciatore che non avrebbe fatto il titolare ma che avrebbe contribuito alla causa partenopea. Magari anche ora si potrebbe pensare a una soluzione del genere per il bene anche della Nazionale italiana. Probabilmente il presidente e i direttori sportivi che si sono susseguiti negli ultimi anni sono stati cauti per una scelta del genere perchè nel mondo del calcio si addossano quotidianamente colpe che coinvolgono tutti gli addetti ai lavori.

Il nuovo Napoli nasce da un fallimento, sta dimostrando di essere all'avanguardia e di scalare le classifiche europee portandosi alle spalle le tradizioni del passato. Magari ora se avesse avuto qualche ragazzo promettente da lanciare con un allenatore come Sarri sarebbe stato perfetto e avrebbe potuto coinvolgerlo anche in vista della pausa che servirà a far rifiatare e recuperare le energie, soprattutto a calciatori come Mertens che non si sono fermati un attimo e non è stato possibile fare turn over.
Gli azzurri hanno ottenuto grandi risultati finora e si spera che dopo la sosta si continui di questo passo senza rimpiangere magari un "Antonio Carannante" che avrebbe fatto comodo.