La parola mercato indica un luogo dove si effettuano scambi a seconda della domanda e dell'offerta, per cui è previsto che ci siano acquirenti e venditori. In questi giorni impazza il toto acquisto e siamo tutti acquirenti ma allo stesso tempo tutti venditori. Attenzione, non è così. Il mercato ha delle regole ben precise, bisogna avere delle credenziali (disponibilità) e soprattutto le idee molto chiare su ciò che serve (da comprare) e ciò che non serve più (da vendere). Non bisogna criticare tutto a prescindere, bisogna essere realisti e, nonostante la splendida crescita di immagine ed economica che ha avuto in questi anni, la Juventus non può economicamente ancora competere con le più ricche squadre europee, di conseguenza sostenere gli stessi acquisti di un Bayern Monaco, di un Manchester (city o utd fa lo stesso), di un PSG o una big spagnola. Allora, perché non diamo fiducia alla dirigenza che, nell'ultimo lustro, ha fatto quasi sempre bene? E' vero, in alcune circostanze può anche non avere avuto la stessa lungimiranza di sempre ma, il più delle volte, sono stati portati a conclusione dei capolavori degni di inchino; ricordo un Barzagli a 300 K/€, un Pirlo a parametro 0, un Pogba arrivato alla stessa stregua del regista bresciano e un Vidal arrivato a 11,5 milioni e deriso da tutti, considerato il bagnoschiuma più caro della storia; sappiamo tutti come è andata a finire. Non bisogna demoralizzarsi se il Bayern Monaco spara subito i suoi botti, non bisogna meravigliarsi se adesso arriveranno gli scintillanti acquisti degli emiri di Francia e Inghilterra anzi, bisogna prepararsi anche alle bordate delle spagnole .. perché arriveranno immancabili anche quelle. La Juventus sta sistemando i conti e lo sta facendo magistralmente, senza dimenticare che hanno portato la squadra a vincere 5 titoli consecutivamente e in Europa ha ritrovato la stima e l'appeal che ne ha caratterizzato la storia passata, arrivando contro ogni più rosea aspettativa a giocarsi la finale di Berlino e che quest'anno, come dice mister Allegri, se la dea bendata (gli episodi) non ci avesse girato le spalle magari adesso saremo sul pullman per Milano. Non criticando sempre a prescindere si cresce insieme alla squadra e soprattutto si cambia la mentalità in maniera positiva. Facciamo sì che il mercato sia improntato sulla fiducia, sulla fiducia di chi fa questo lavoro con responsabilità e capacità e che pone come obiettivo primario l'amore dei tifosi che la vogliono sempre vedere primeggiare in tutte le competizioni.