Seconda tappa del mercatino. Se nel primo articolo ho trattato la questione giovani, oggi provo ad analizzare scenari di altri tempi, dal "baratto dei cartellini" al mercato degli scontenti.

Qualche anno fa andavano di moda i programmi su affari low cost, storage e sul rivalutare vecchi cimeli, beh a me piacevano e l'idea di fare di necessità virtù mi piace non poco. Direte, cosa c'entra l'Inter?? C'entra, c'entra, noi abbiamo un tesoro in cantina e abbiamo vissuto diverse esperienze di mercato, dobbiamo ottimizzare le due cose.
In cantina abbiamo un certo Gabigol, apprezzato in patria, beh sembrerebbe l'inter chieda 3 mln per il prestito, sbagliato! Io punterei su uno scambio di prestiti: Il Brasile è terra di trequartisti e gente di corsa e qualità, ecco io proporrei di scambiare il buon Barbosa con un giocatore di qualità. Si ma chi? dipende dalla squadra,

Santos: proporrei uno scambio di prestiti con riscatto e contro tra Gabi e Jean Mota trequartista, più una opzione sul gigante di centrocampo Matheus Jesus. Se serve un terzino c'è Caju eh!
Sao Paolo: Rodrigo Caio, difensore di moda non molto tempo fa oppure l'esterno Cueva, peruviano di estro e corsa.
Flamengo: imbarazzo della scelta, Lincoln sarebbe scontato, direi anche Matheus Sàvio e Lucas Paquetà ottimi prospetti.

Riciclato il buon Gabriel passiamo agli scontenti, una miniera di opportunità.
Cominciamo da Klaassen dell'Everton, trequartista olandese (e qui riaffiorano dolci ricordi), ottima visione di gioco e buon senso del goal,  poche presenze e pare sia stato messo alla porta dall'everton, si potrebbe strappare un prestito con obbligo.
Altro talento scontento è Nicolas Gaitan, Atletico Madrid, poco da dire è un esterno di gran talento, anche qui si può discutere sul prestito. Altro potrebbe essere El Mudo, Franco Vasquez, lo conosciamo in A con il Palermo, nell'11 di Montella potrebbe trovare poco spazio. Per finire darei un'occhiata a chi si gioca il mondiale tipo Witsel e Renato Augusto che potrebbero voler altre vetrine calcistiche in cui mettersi in mostra.

Detto questo il mercato di gennaio (e non solo) in Italia vedrà pochi colpi, ancor meno saranno i soldi investiti, in questa ottica per migliorare o completare un team bisogna affidarsi all'intuito e osare ma senza strafare, Historia magistra vitae (cit.).