Il 21 maggio del 2018 darà l'addio definitivo al calcio giocato uno dei playmaker più forti della storia del calcio mondiale: Andrea Pirlo. E lo farà a San Siro, che lo ha visto protagonista con la maglia di Inter, e soprattutto con la maglia del Milan, con il quale ha vinto tutto diventando una leggenda del club rossonero.

Soprannominato il Maestro, Pirlo a 32 anni si è svincolato a parametro zero dal Milan, e si è accasato successivamente alla Juventus. Siamo nel 2011. Ebbene, per questo fatto, alcuni tifosi, e sottolineo alcuni (non è il pensiero della totalità dei tifosi rossoneri, ma solo di una parte per giunta minima), hanno deciso di fischiare Pirlo e di non rendergli omaggio per questo suo addio al calcio, proprio perché non gli vogliono perdonare il suo passaggio alla Juventus. Tutto questo non rispecchia il mio pensiero e quello di tanti altri supporter rossoneri.

Vero che è andato alla Juventus, a 32 anni, e ha fatto anche bene vincendo quattro scudetti, una Coppa Italia e due Supercoppe italiane con i bianconeri, e può essere un qualcosa che può dare fastidio a noi milanisti, ma Pirlo con noi ha fatto la storia, e non possiamo dimenticarci tutto solo per questa piccola macchia nella sua carriera. È stato anche all'Inter, facendo male, eppure noi lo abbiamo accolto a braccia aperte godendoci le sue giocate da campione, che da nessun'altra parte è riuscito mai più a ripetere. Il Pirlo che ha giocato nel Milan è stato epico ed imperiale. Ha giocato nel Milan per dieci anni, dal 2001 fino al 2011. Con noi ha vinto tutto. Fa parte della nostra storia, quella più bella. Con addosso la nostra casacca ha vinto due scudetti, una Supercoppa Italiana, una Coppa Italia e soprattutto due Champions League, due Supercoppe Europee e un Mondiale per Club. Ma non solo. Ci ha dato anche delle grandi gioie con la Nazionale azzurra, vincendo il Mondiale del 2006, oltre che il campionato d'Europa con la nazionale Under 21 nel 2000. E c'è qualcuno che vuole fischiare il Maestro solo perché verso la fine della carriera è andato alla Juventus? 

Il Maestro non si fischia. Pirlo merita di essere salutato e ringraziato per tutto quello che ha fatto. Ha vissuto tutto il ciclo Carlo Ancelotti con la maglia del Milan, uno dei cicli più vincenti della gloriosa storia del Milan. Con lui playmaker e Gattuso e Seedorf, rispettivamente nel centro destra e nel centro sinistra del centrocampo, il Milan ha avuto per dieci anni uno dei centrocampo più forti di tutti i tempi. E Pirlo era lì, davanti alla difesa, a disegnare magie per Kaka, Shevchenko e Filippo Inzaghi. Pirlo era la luce di quel Milan indimenticabile e vincente. E merita il giusto tributo. Merita di essere salutato per quello che è: una leggenda del calcio che ha scritto pagine indelebili della storia rossonera.