Un famoso capopopolo rossoblù, Pippo Spagnolo, passato a miglior vita poco tempo fa, aveva coniato un modo di dire diventato un ritornello spesso ripetuto tra i tifosi: "Sei genoano, vuoi anche vincere?", un po' a spiegare l'atavica utopia del tifoso rossoblù, attaccato alla squadra in modo maniacale, ma abituato a non vincere praticamente mai.

Proprio per l'attaccamento così forte ai colori, il rosso e il blu, il Genoano medio talvolta tende in eccessi di gelosia verso il proprio amore, anche se non dovuti né tenuti. Quasi una cecità che non fa vedere le cose in modo oggettivo, ma solo negativo e pessimistico.
Tendenzialmente, ogni novità rappresenta invece che un'opportunità una probabile fregatura (come da buona tradizione del genovese medio), perché meglio non abbandonare la strada sicura per una che non si conosce.

CESSIONE SOCIETARIA

Nel discorso cessione del Genoa da parte di Preziosi, si era riusciti a trovare un pensiero abbastanza comune, nel chiedere a gran voce la cessione in tempi rapidi, poichè ormai Preziosi era inviso alla stragrande maggioranza della tifoseria ed aveva fatto il suo tempo come già spiegato in precedenti articoli. Diversi nomi erano girati, creando aspettative più del dovuto (Rocca, Berlusconi), sognando già traguardi mirabolanti ma senza avere lo straccio di una minima conferma che queste persone fossero interessate, fatto sta che chiunque sarebbe arrivato realmente dopo (come sembra la SRI Group e i suoi finanziatori) era un pezzente senza aver fatto nulla.

In questi ultimi 10 giorni ha preso corpo sempre più il nome della SRI Group con a capo Giulio Gallazzi, manager mediatore di operazioni finanziarie. I tifosi (ormai diventati commercialisti, fiscalisti, operatori di calciomercato, revisoristi di bilanci, insomma tutto fuorchè TIFOSI) aspettavano trepidanti e già sognavano il decimo scudetto per la Stella, ma quando ieri sono usciti i nomi di coloro che dovrebbero far parte della cordata di imprenditori ecco partire i soliti cortei funebri, semplicemente perchè non si conosce nulla di questi personaggi. Il che non vuol dire che siano degli spiantati che vengono a giocare sulla pelle del Genoa, semplicemente potrebbero avere alle loro spalle anche dei mega miliardari, che però non sono conosciuti.

E la frase di Gallazzi di oggi rilasciata ad un quotidiano che recita "Vogliamo fare del Genoa una community internazionale basata sui social network" ha dato il via ai commenti ironici più sfrenati, senza neanche capire il senso di quello che probabilmente si voglia dire. I TOP Club investono maree di soldi sui social network perchè in questo momento sono il veicolo trainante della comunicazione, ma probabilmente la gente per social network intende il postare foto stupide o video divertenti, il Genoa non diventerebbe il circo, sia chiaro! 

Le frasi più gettonate sono state: "questi sono peggio del Viperetta" (soprannome del presidente della Sampdoria, considerato non particolarmente abbiente), "in 3 anni con questi siamo già in serie C", "questa cessione è un fallimento pilotato, altroché", solo per citarne alcuni delle miriade che sono usciti, appunto, sui social network.

Non resta che attendere e vedere chi aveva ragione, se i soliti catastrofisti (molti) o i più moderati (meno) che come sempre invitano all'attesa e poi a giudicare i fatti.

LAPADULA

Pallino da sempre del Presidente Preziosi e del Mister Juric, sabato scorso arriva a Genova per le visite mediche Gianluca Lapadula, per l'entusiasmo del popolo rossoblù. Ma ci sono degli intoppi nelle visite (parte il ritornello sui pacchi che vengono venduti al Genoa, Preziosi si fa sempre fregare dai suoi amici di Milano ecc.) si riscontra una fascite plantare, per cui ieri sono state fatte delle nuove visite mediche per chiarire del tutto la situazione.

Il Genoa ha deciso di tesserare il calciatore (di pochi minuti fa l'ufficialità), il problema è di lieve entità ed in 15-20 giorni dovrebbe risolversi (facendo una preparazione mirata), chiedendo ovviamente uno sconto al Milan per l'intoppo (work in progress in questi momenti).

Ma il tifoso grenoano non ci sta, e giù di nuovo critiche contro una società non capace di operare sul mercato, nel comprare un giocatore più vecchio di Simeone, con un contratto più pesante del triplo, e che arriva con un infortunio pagandolo globalmente più di quanto lo aveva pagato il Milan dal Pescara senza aver fatto nulla di più.

Qui le considerazioni dubbiose possono essere sicuramente più capibili, si hanno almeno degli elementi per poter criticare una scelta della società (a differenza della questione societaria dove quasi nessuno sa nulla), ma ad ogni modo neanche il tempo di verificare che il giocatore abbia firmato il contratto col Grifone, per leggere su noto blog di tifosi rossoblù che "probabilmente rientrerà prima Izzo dalla squalifica di Pippadula (ovviamente gioco di parole su Lapadula)".

Ora dico io, come si fa a dichiarare subito scarso un giocatore che comunque ha sempre fatto abbastanza bene, solo perchè reduce da un infortunio? Si può ragionare sulle modalità di acquisto ma sparari giudizio "ad minchiam" (come diceva il Prof. Scoglio) no, non ci sta. 

Ma questo è il tifoso Genoano, tanto passionale quanto volubile nei giudizi, il più classico dei quali è "vinciamo una partita, ci giochiamo l'Europa. Perdiamo una partita, allora retrocediamo".

L'equilibrio, questo simpatico sconosciuto per i Genoani.