Non ci troviamo in Egitto per parlare di piramidi, ovviamente il faraone del calcio è Stephan El Shaarawyil giocatore della Roma si è completamente ritrovato.
Come se avesse vissuto una doppia carriera, con un lungo periodo che rasentava la mediocrità e ne mostrava fuori dal campo ogni minimo difetto. Non dovrebbe essere stato facile, anzi, un talento precoce dal goal facile, veloce e con due ottimi piedi si era smarrito fino all'arrivo di mister Di Francesco, che ha capito di cosa aveva bisogno il ragazzo.

Tutto si può semplificare in una parola: fiducia e ritrovare le giuste motivazioni, toccando i tasti giusti si sta vedendo la seconda carriera del Faraone, che anche ieri ha segnato un goal fondamentale, non facile e ha fatto capire che è tornato.
Per capirli basta osservare anche il sacrificio che ha durante la gara con ripiegamento difensivi, non risparmia una minima energia. Giocare con continuità a tutti gli effetti e titolare lo ha fatto svoltare, ora tutto riesce facile molti dovranno ricredersi, a Milanello avranno incubi.

Ricordiamo che il nuovo ciclo della nazionale è partito dai giovani e il faraone e' convocabile nonostante le difficoltà del nostro movimento, in quel ruolo possiamo dormire sogni tranquilli con tantissima qualità, basta pensare a Bernardeschi e Verdi per fare altri due nomi. Su di lui il mister romanista conta molto, forse è l'unico al momento che può ritenersi sicuro del posto. Continuando con questa applicazione e segnando con continuità ogni strada può ritenersi aperta.

Al momento l'unica strada chiusa è quella del mercato, che nemmeno in estate potrebbe aprirsi, il Faraone di oggi sarebbe da pazzi cederlo, questa è la nuova versione 2.0 che solo a Roma possono ammirare.
Le qualità non si scordano mai, in ogni lavoro la mentalità la testa fa la differenza, chiedete a lui per avere conferma.