La sconfitta contro il Real ha aperto uno scenario che fino a qualche mese fa sembrava surreale, ma adesso è più che mai concreto.
Allegri-Juve ai titoli di coda?

Il tecnico toscano fino ad oggi ha sempre raggiunto gli obiettivi stagionali, portando la Juventus a conquistare 3 scudetti di fila con il quarto vicino e per ben 3 volte ha conquistato la Coppa Italia, ma a questo palmareis di rispetto manca il trofeo più importante, sfiorato 2 volte in 3 anni ossia la Champions.
Il dominio in Italia non è stato mai messo in discussione, i bianconeri sono una spanna sopra la concorrenza con il solo Napoli che sta riuscendo a tenere aperti i giochi per il tricolore, ma sulla bilancia pesano e non poco gli scivoloni di Berlino e Cardiff. Il dato di fatto è che la Juventus "stecca" le partite che contano oppure si complica troppo le partite come contro il Tottenham. Le formazioni iniziali lasciano sempre perplessi e non sempre gli riesce il miracolo di aggiustarle in corsa con i cambi e questo in Champions, dove alla prima occasione utile ti puniscono, è un fattore da non trascurare. 

Il trio Agnelli, Marotta e Paratici deve decidere se avviare una manovra di rivoluzione, considerando anche che difficilmente giocatori come Buffon, Chiellini, Barzagli e  Lichsteiner potranno dare lo stesso contributo delle stagioni passate, Marchisio non è al centro del progetto e Dybala è attirato dalle sirene madrilene. Il cambio generazionale è d'obbligo, ma ogni cambio che si rispetti parte dal tecnico per riportare nuovi stimoli in un club che potrebbe adagiarsi sugli allori.

I papabili sostituti

La lista non è poi così tanto ricca di nomi. La suggestione sarebbe Zidane, ma in caso di vittoria della Champions per il terzo anno consecutivo, difficilmente Florentino Perez lo lascerebbe partire. Paulo Sosa è forte di un contratto monstre in Cina. In Italia l'unico profilo in stile bianconero sarebbe Di Francesco, ma è blindato dalla Roma.