Dopo aver fatto 13, un goal a partita in questo inizio campionato, Mauro Icardi, come sempre accade, è balzato al centro del calciomercato e di voci che si rincorrono.

Si parla di rinnovo con clausola, che equivale a mettere sulla testa del giocatore il cartellino col prezzo, oppure di mega offerte dall'estero. Il valore del giocatore è indiscutibile, come il prezzo che lievita ogni giornata che passa. Si tratta almeno di una cinquantina di milioni, non poco.
L'Inter e la proprietà cinese cosa faranno? Hanno la forza economica per trattenerlo? La famiglia Icardi, come sappiamo, più di altri è attenta al denaro: ci vorrebbe un ritoccone all'ingaggio.
Solo la società nerazzurra conosce il proprio bilancio, la possibilità di rifiutare sembra difficile, troppo ghiotta. L'occasione di sistemare definitivamente i conti, anche con l'accesso in Champions, sembra questa la realtà vista dal di fuori.

L'osservazione che viene in mente è che una società ambiziosa non deve vendere, ma comprare. Cedere vuol dire essere deboli e non arrivare mai al top. Il giocatore è molto giovane in crescita, perderebbe troppo dal punto di vista qualitativo.

Solo un'offerta alla Neymar giustificherebbe la cessione. L'Inter deve migliorare la qualità della rosa, dare alternative a Spalletti e non cedere i suoi campioni. Vorrebbe dire rimanere a metà del guado, nella terra di nessuno che non porta mai al massimo risultato.

La perdita di Icardi sarebbe troppo gravosa per le ambizioni; tutte le squadre top hanno un attaccante da 20 goal stagionali; per cui Inter... non fare scherzi.