Chi si nutre di beceri luoghi comuni usa dire che le squadre di calcio non rendono perché i giocatori non si impegnano oppure non hanno grinta o ancora perché l'allenatore non dà la giusta carica (3 casi che possono comodamente essere considerati come una sola ipotesi). E si dice pure che giocatori e squadre costate tanto devono rendere tanto.
Ora, basta usare un minimo sindacale di raziocinio, senza lasciarsi incantare dai menestrelli ambulanti, per capire che potete dare a Zardoronz tutto l'impegno e la grinta che volete, come affidarlo al miglio allenatore del mondo, ma Zardoronz non correrà mai neanche lontanamente come Husain Bolt.
E usando lo stesso sano metodo di ragionamento, potrete pagare una rosa di Zardoronz centinaia di milioni, ma avrete a disposizione sempre e soltanto un gruppo di Zardoronz.

Non si comprende allora perché il Milan, composto di buoni giocatori e buoni tecnici, debba fare mirabilie solo perché tifosi e società lo pretendono o soltanto perché i giocatori sono stati quotati a prezzi alti. Si può anzi ben dire che la delusione per il derby è figlia di attese nate in maniera del tutto irrazionale.
Il Milan era ed è tuttora una buona squadra, affidata in sequenza a due buoni allenatori (di cui il secondo sta facendo meglio del primo), che è in finale di Coppa Italia ed è dignitosamente sesto in classifica. Con l'Inter ha perso il primo derby per un'ingenuità nel finale che ha causato il rigore, ha vinto in Coppa Italia e ieri ha pareggiato grazie a 2 inaspettati errori di un Icardi in giornata no. Non è ancora fuori dalla corsa alla Champion's, ma è più vicino al nono posto che al quarto.

Fronteggiando questa realtà i rossoneri possono continuare a sperare in un calo di Inter e Lazio e tenere a bada le inseguitrici per l'Europa League. Possono anche sperare di mettere alla frusta la Juventus in Coppa Italia senza crollare dopo un'ora.

Considerandosi grande, il Milan finirà per consegnarsi legato mani e piedi agli avversari.
Il miglior attaccante del Milan è Cutrone, che fino a qualche mese fa giocava nella formazione Primavera. Le alternative dovrebbero essere l'ancora misterioso André Silva e lo sconcertante Kalinic. A centrocampo il titolare è Biglia la cui assenza non pesa neanche quando al suo posto c'è lo screditatissimo Montolivo. Ieri Rodriguez ha disputato i primi 20 minuti da brivido, prima di rientrare in carreggiata giocando una partita tutto sommato decente. Provate a continuare voi, ma vedrete che, sommando tutto non si poteva pretendere che il Milan entrasse in Champion's. lo si poteva solo sperare, come si può ancora continuare a farlo.

Ieri Chala e Kessié sono stati gagliardi, Cutrone ha tenuto sempre in apprensione la difesa nerazzurra, mentre Bonucci, Romagnoli e Calabria hanno difeso molto bene. Quindi c'è una buona base da cui ripartire. Una base buona, tenete sempre a mente questo aggettivo.

Vedremo, ma una qualificazione all'Europa League, magari messa al sicuro prima della finale di Coppa Italia, non sarebbe un risultato da trascurare.
Certo che Donnarumma rischia di non passare alla storia come l'erede di Buffon, ma come quello di Dida: spettacolare, acrobatico e sempre pronto allo svarione.