Ricordate l'ex centrocampista del Chievo che cambiò nome? Si, stiamo parlando di Luciano Siqueira de Oliveira, ormai 42enne ed ex calciatore professionista. Luciano nel lontano 1996 era già ventenne, troppo grande per fare qualche provino. Ebbene per lui arriva la svolta, quando un faccendiere del suo paese gli procura una carta d'indetità falsa. Per tutti diventa Eriberto Conceicao da Silva, chiamato semplicemente Eriberto.

Di lui si accorse il Bologna, portandolo in Italia per 5 miliardi di lire. 'E' un 'diciannovenne' velocissimo ma confusionario', dicevano di lui. A credere nel 'giovane' ragazzo è il Chievo Verona, che ai tempi giocava in Serie B. Nel 2002 diventa a tutti gli effetti un calciatore gialloblu per 2,5 miliardi di lire. 

Il miracolo Chievo

Da li in poi diverrà uno dei protagonisti del miracolo Chievo di Del Neri. La squadra gialloblu, passata in Serie A, al primo anno riuscì ad arrivare quinta. I due giocatori di spicco, le due ali, Eriberto e Manfredini, la coppia chiamata 'le frecce nere'. 

Nel 2002, quando era in procinto di passare alla Lazio, getta la maschera e confessa il suo segreto. Da Eriberto si 'trasforma' in Luciano, la sua vera edintità. Nella stagione 2003-2004 arriva la grande chiamata all'Inter. I nerazzurri si innamorano di 'Eriberto', la freccia nera del Chievo, ma di fatto è rimasto solo una piccola meteora.

L'Eriberto allenatore

Ritorna al Chievo, dove rimase fino al 2013. La sua carriera da calciatore si concluse nel Mantova, squadra che militava in Serie D. Rimase pochi mesi e tornò in Brasile dove gestisce un suo residence. A luglio 2017 inizia il corso a Coverciano per diventare allenatore di Serie D. 

Questo è il curioso caso di Luciano Siqueira de Oliveira, il 'vecchio-ragazzo' diventato il giovane Eriberto per fare fortuna. Ora ci prova da allenatore, col suo vero nome. Tanta fortuna 'freccia nera'...