Dopo aver battuto la Juventus, il Milan si ritrova un impegno anche più insidioso di quello con le Zebre. Le ragioni sono diverse. In primis, il Milan è benvisto dai tifosi rossoblu come un cliente vegano da un macellaio. Quando i rossoneri si presentano a Marassi, anche il più imbelle e gentile dei giocatori genoani diventa un randellatore. Si gioca in un clima da corrida, con il pubblico che chiede gli venga offerta in sacrificio la testa del Milan. In secondo luogo, il Genoa schiera buoni giocatori e ha un allenatore in gamba. Dal momento che, tra un pestone e l'altro, si cercherà di giocare a calcio, la cosa avrà la sua rilevanza. Per finire, i rossoneri potrebbero cadere vittime del c.d. "Effetto Icaro". Sì, Icaro, quel personaggio della mitologia greca che, volando con ali di cera, si divertiva così tanto da avvicinarsi troppo al sole: le ali si sciolsero e l'incauto precipitò nell'Egeo. Stringendo, l'euforia per il successo di sabato potrebbe far perdere ai rossoneri il senso del loro vero valore, col risultato di buscare un allegro fracco di legnate. Montella è persona saggia e prudente, per cui non credo che si lasci prendere la mano e scopra la squadra più del necessario. Però i giocatori potrebbero non aver smaltito la sbornia del fine settimana. Vedremo, ma a mio modesto e personale avviso il Milan deve entrare in campo come a Verona e con la Juve, giocando per vincere, ma considerando che un punto a Genova non sarebbe da buttare via. Muoverebbe la classifica e terrebbe alto il morale.