Ci chiediamo continuamente come mai il calcio in Italia è sempre un passo indietro, come mai gli impianti siano ancora obsoleti, come mai ci sia polemica sempre e comunque nonostante la tecnologia (che riduce ma non annulla gli errori perchè a decidere è sempre un essere umano), come mai non riusciamo a raggiungere i livelli di altri paesi al top in Europa.

Putroppo le risposte le vediamo quasi ogni settimana: errori arbitrali di cui si parla per settimane, mesi, anni, decenni (ogni riferimento a Simoni o cose è puramente casuale), due gocce d'acqua che creano il panico grazie al vecchiume degli stadi e dei terreni di gioco o risse e liti sul campo o sugli spalti.

Ancora più grave è se queste liti e questi diverbi riguardano direttamente giocatori o dirigenti delle società, dunque persone molto più esposte al pubblico rispetto a magari un semplice tifoso.

E' quello che purtroppo è successo ieri al termine dell'anticipo di serie B disputatosi allo stadio Pino Zaccheria tra i padroni di casa del Foggia e il Venezia di Pippo Inzaghi.

Il match ha regalato tantissime emozioni: il Venezia al 54' era in vantaggio di due reti e si è fatto rimontare nel finale con i goal all'88' di Beretta e al 95' di Deli, che hanno evitato al Foggia la quarta sconfitta consecutiva.

Il caloroso finale di partita ha scatenato una furiosa lite in tribuna fra i presidenti dei due club, Tacopina e Sannella, tra cui sono addirittura volati spintoni, ceffoni e pugni e c'è stato bisogno dell'intervento delle forze dell'ordine per dividerli e riportare la calma.

Sono scene che non dovrebbero mai verificarsi e che fanno un male al calcio, fanno male ad uno sport che diventa sempre meno sport ma più business. 

Inutile continuare, poi, a chiedersi come mai la nostra realtà sia così indietro rispetto ad altre, visto che ciò che accade in Spagna, con i presidenti dei due club che assistono alle partite seduti uno accanto all'altro, che scherzano e si stringono la mano prima e dopo la partita sembra qualcosa che arrivi da un altro pianeta distante anni luce.