Quando vai in città come Londra, Parigi, Barcellona, Madrid o anche città minori ma che ospitano società calcistiche rinomate, come Liverpool, Monaco, Manchester, l’appassionato di calcio è un turista particolare. I musei tradizionali saranno i musei, le bellezze della città saranno le bellezze della città, ma l’emozione che ti può regalare uno stadio come lo Wembley Stadium, l'Allianz Arena sono semplicemente uniche. Vi è chi si accontenta di fare un giro, quando possibile, semplicemente intorno allo stadio, ammirandolo dall’esterno. Chi cerca di entrare ed osservare tutto quello che si può gratuitamente e chi, invece, paga il biglietto.
Perché lo stadio è come un museo, anzi in diversi casi vi sono proprio i musei, oltre tutto a quel complesso di strutture, grandi e piccole che siano, complementari ad un turismo che in Europa oltre a creare posti di lavoro, produce anche una circolazione importante di risorse economiche per la comunità. Ma è una esperienza che non vivi ovunque, sicuramente non in Italia. Difficilmente in Italia, oggi, vi è un turismo calcistico come quello che si può registrare in alcuni noti Paesi europei.
Ed il problema non è solo lo stadio. Anche uno stadio bruttino ma appartenente ad una squadra di calcio che ha saputo nel corso del tempo fare la giusta promozione può essere oggetto di visita e di attenzione. In Italia vi sono mille potenzialità da sfruttare, ma la logica dominante in questo Paese ha visto il dominio della corruzione e della speculazione, che hanno ucciso quelle poche cose belle che vi erano, perché l’Italia era il Paese della e dalla grande bellezza.

Ancora il disastro totale non è compiuto, saranno le nuove generazioni, con la giusta sensibilità ed internazionalizzazione a ribaltare lo stato delle cose ed a far uscire il nostro Paese da quel riduttivo ed a volte anche ridicolo stato di eccessivo provincialismo nel quale ci troviamo.