Il 25 aprile è il giorno dei giorni per l'Italia, il suo più importante appuntamento, perché dopo vent'anni di dittatura fascista ed il biennio '43/45 di occupazione nazista, ad un prezzo elevatissimo si riuscirà a riscattare la dignità di un Paese uscito con le ossa rotte dalla seconda guerra mondiale grazie al sacrifico immane di chi ha lottato per la resistenza.

I valori fondanti il 25 aprile che hanno visto nella storia della resistenza il principio divenire sostanza, ad esempio attraverso l'unità ritrovata nel confine orientale tra italiani e sloveni, dopo che le politiche fasciste avevano determinato l'annientamento degli sloveni, un razzismo becero iniziato sin dalla fine della prima guerra mondiale e che porterà nel '38 proprio a Trieste e non a caso alla proclamazione delle leggi razziali che si scaglieranno prima di tutto contro gli ebrei, sono sempre a rischio.

Libertà, fratellanza, uguaglianza. Detta così potrebbe il tutto apparire come una mera astrazione. Parole spese e raccolte dal fiume della retorica. Ma nel mondo di oggi, dove siamo 7 miliardi ed oltre di persone, senza questi valori, piomberemmo nella catastrofe più totale. Il calcio è lo sport più amato e praticato nell'Europa che è stato teatro di due guerre catastrofiche. E purtroppo negli stadi, anche in Italia, dentro o fuori l'area del campo, si registrano meschinità inqualificabili.

Un Paese consapevole della propria storia e rispettoso dei principi che hanno determinato il 25 aprile adotterebbe tutte le misure possibili per reprimere e prevenire certi e dati comportamenti, diffusione di simbologie, di linguaggi, di odi e gestualità che nel calcio ci sono. Chi non si ritrova nei valori dell'antifascismo e si professa seguace di ideologie in antitesi con lo spirito del 25 aprile, dovrebbe essere tenuto a distanza mille miglia dal calcio. Ma questo non avviene.

E dovrebbe avvenire, invece. Quello del calcio è un mondo complesso, ed i valori che spesso si inculcano sono valori in contrasto con l'essenza del 25 aprile, è più facile che si affermi il concetto di Dio, patria e famiglia, che quello di libertà, uguaglianza e fratellanza e ci si dovrebbe chiedere perchè ciò non viene contrastato, perchè ciò viene anzi liberamente accettato a partire dall'operato di alcuni mass-media contro i quali a volte ci vorrebbe un bel cartellino rosso...