Uno dei videogiochi calcistici più famosi e in voga del momento è senza ombra di dubbio Football Manager. Chi ha provato questo vero e proprio capolavoro manageriale sul football, non può non essersene innamorato. E a chi ha tentato di guidare un club dai più remoti campionati fino al vertice della Premier League, non sarà sfuggito che tutto è possibile e anche la squadra più sconosciuta può, promozione dopo promozione, crescere a dismisura e cambiare per sempre la propria storia.

Un pò come sta succedendo nella realtà al Billericay Town, piccolo club inglese situato nell'Essex , le cui anonime vicende hanno subito una clamorosa impennata grazie ad un ricco uomo d'affari locale: Glenn Tamplin. Comune imprenditore inglese dell'acciaio fino a qualche tempo fa, i suoi affari sono inaspettatamente e improvvisamente cresciuti grazie alla fondazione della "AGP Steel", che hanno permesso a Tamplin di guadagnare milioni e di diventare uno degli uomini più ricchi ed influenti della sua regione. Di pari passo con il suo portafogli, è lievitata anche la sua sviscerale ed innata passione per il calcio: non potendolo praticare, ha perciò optato per buttarsi nella carriera presidenziale, tentando dapprima l'acquisizione del club londinese di National League del Daghenham&Redbridge (con importanti trascorsi nel calcio professionistico), fallita sul più bello per colpa del voto contario del "Council Estate" della città, in seguito buttandosi positivamente sul Billericay, di cui ha acquisito il 95% delle azioni per la modica cifra di 125 mila sterline. I più scettici credevano che si sarebbe fermato lì, ma così non fu, perchè da subito il neo-presidente ha immesso nel club la sbalorditiva cifra di 2 milioni di pounds, non solo per sopperire ai costi di gestione, ma anche per la costruzione di un nuovo stadio e naturalmente per darsi alla pazza gioia col Calciomercato. Sono arrivati alla corte di Templin calciatori dall'illustre passato, nomi che faranno tornare alla mente dei più appassionati dolci ricordi sul british football: Jermaine Pennant, ala anglo-jamaicana indimenticabile ed indimenticata, soprattutto dalle parti di "Anfiel Road", grazie anche ad una finale di Champions League disputata con i Reds nel 2007; Paul Konchesky, ex terzino di spinta del Charlton e del Leicester, con due presenze in Nazionale da poter orgogliosamente ostentare; Jamie O'Hara, ex centrale del Tottenham che non ha rispettato le attese che molti ponevano in lui; Kevin Foley, difensore ambidestro irlandese con un fresco passato nelle fila degli Wolves.

Presentandosi in sala stampa con questi quattro fuochi d'artificio, che sommati assieme annoverano più di 700 presenze in Premier League, Glenn Templin ha stupito tutti. Ma il meglio doveva ancora venire: con una mossa alquanto azzardata - che però, a conti fatti, si è rivelata vincente - il miliardario dell'Essex ha silurato l'allenatore Edwards, veterano della panchina del Ricay, sostituendolo con se stesso. Sì, avete capito bene, Templin non svolge solo le normali mansioni di un Presidente di Club, ma anche quelle di allenaore e, basandosi sulla tradizione del calcio inglese, pure quelle di Manager dedito al Calciomercato. Come all'inizio della ua avventura, nel dicembre del 2016, anche in questa occasione i più scettici e restii a cogliere le qualità calciofile e manageriali di questo tatuato imprenditore dell'acciaio hanno dovuto fare un passo indietro dopo le vittorie in serie realizzate dalla banda di Templin, tanto superiore sotto l'aspetto tecnico, quanto su quello caratteriale, grazie soprattutto agli stravaganti accorgimenti adottati dallo stesso. Tra questi, non posso non menzionare la scelta di tappezzare gli spogliatoii della "AGP Arena" con gigantesche immagini di leoni che ruggiscono, o quella altreettanto eccentrica di infondere coraggio e grinta ai suoi uomini con canzoni sparate a tutto volume prima di una partita. Sembrerebbe il ritratto di un ricco businessman dedito solo alla cura dei propri beni materiali, ma così non è, in virtù della donazione da 45 mila sterline fatta pervenire al piccolo Harry Parker, sfortunato bambino di Billericay segnato da una incurabile malattie, e con altre iniziative appannaggio della comunità, alla quale Templin è indissolubilmente legato e alla quale ha promesso la Football League entro e non oltre i 5 anni. 

Una promessa stoica, ma al tempo stesso affascinante, come dichiarato recentemente dallo stesso Templin: "Voglio il calcio professionistico entro i prossimi cinque anni. Se una piccola realtaà come il Bournemouth è riuscita a raggiungere il vertice e a riempire il proprio stadio con 25 mila persone, che cosa ci impedisce di fare altrettanto? Cosa può realmente fermarci?"