"The dark side of the moon", il lato oscuro della luna. Non sappiamo se a Paratici e Marotta piacciano o meno i Pink Floyd, autori di questo pezzo straordinario. Ciò che invece sappiamo è che questa squadra ha un suo lato oscuro, un suo anello debole. E diamo per scontato che lo sappiano pure i due dirigenti, più naturalmente Allegri. Non si tratta di individualità non da Juve (l'uscita di Hernanes segna l'addio all'ultimo componente della rosa "non da Juve"). ll problema più grande, sottolineato soprattutto nell'ultimo mese ricco di impegni, è la quantità di cartucce che la Juventus può avere a disposizione. E' vero, la rosa è lunga, è piena di grandi calciatori che spesso sono costretti alla tribuna (vedi Asamoah e Rugani contro il Porto) ma sono palesemente stati assemblati per un modulo che non è il 4-2-3-1. Infatti, ad inizio stagione le alternative erano sostanzialmente il 3-5-2 contiano e il 4-3-1-2 allegriano. E via quindi con i 5 difensori di livello da alternare nella retroguardia a 3; una flotta infinita di centrocampisti di quantità e qualità e i 4 attaccanti per i 2 posti disponibili: Pjaca dietro Dybala; Mandzukic dietro Higuain. Il "problema" nasce da quando è stato adottato il nuovo sistema di gioco che tanti bei frutti ha portato (tutte vittorie, un pareggio). Lo spostamento di Mandzukic da esterno a sinistra ha tolto spazio ad un centrocampista centrale, in questo caso Marchisio, retrocedendolo a riserva in mezzo alle già tante riserve in mezzo al campo. Oltretutto ha svuotato lo slot di vice-Higuain, ad inizio stagione proprio riservato all'attaccante croato. Questo non solo non permette ad Allegri di sostituire Higuain per un riposo benedetto ma no consente al tecnico nemmeno di poter tentare di cambiare qualcosa in avanti, soprattutto con il Pipita leggermente fuori forma e fuori dal gioco dell'ultimo mese. Quanto bene avrebbe fatto avere un centravanti di riserva dando fiato all'argentino? Non bene ma benissimo. Il centravanti argentino ha una sola riserva in panca, che è Marko Pjaca. Centravanti non è, ma consentirebbe a Mandzukic di agire da punta e prenderne il posto largo a sinistra. Al contempo il giovane croato è riserva pure di Cuadrado e Dybala riducendo a 5 uomini il diritto di giocarsi 4 posti. E dietro? Dietro c'è il caos (positivo eh) per Allegri. Due uomini per ogni fascia in difesa e ben 5 centrali a giocarsi due posti (e se il quinto centrale per minutaggio si chiama Benatia abbiamo spiegato il livello del pacchetto arretrato, anche in panchina). A centrocampo ora ci sono solo due posti a disposizione: Pjanic è il metronomo insostituibile e Khedira fa un lavoro al buio che non potrebbe fare nessuno in rosa. Marchisio diventa l'alternativa tuttofare e sicura, seguito a ruota dalla quantità di Rincon, la freschezza atletica di Lemina e Sturaro, non di certo eccelsi in fase di costruzione ma ben utili in fase di interdizione. Quindi siamo a 6 centrocampisti centrali (che sarebbero 7 con Asamoah ma il ghanese ormai ha intrapreso la carriera da terzino sinistro con ottimi risultati). 9 difensori per 4 posti, 6 centrocampisti per 2 posti e... 5 uomini per 4 posti! Il mercato, non alle porte ma sempre aperto in sostanza, sarà impostato, crediamo, in un'ottica di 4-2-3-1 riservando ad Allegri anche delle possibilità di cambiamento in corso d'opera (4-3-3, ad esempio..) con conseguente caccia ad un vice Higuain e/o un'ala che sappia fare entrambe le fasce. Il tutto sperando di trattenere tutti i "big four" che hanno cambiato il volto di questa Juventus. Uno tra Dani Alves e Lichtsteiner scenderà dal carro armato bianconero. Troppi 12 milioni lordi annui per 2 che si giocano uno stesso posto in campo alla loro veneranda età. Forse sarà lo svizzero, già in odore di addio 12 mesi fa e poi a gennaio, sostituito magari da un giovane più leggero nella voce "stipendi" nel bilancio bianconero. Pol Lirola sarebbe un cavallo di ritorno gradito ma forse ancora non pronto; De Sciglio sarebbe l'usato sicuro in Italia ma sostanzialmente è un Lichtsteiner dal nome italiano, tanta corsa e poca qualità; Conti è il nuovo che avanza e forse potrebbe far a caso della Juventus crescendo alle spalle di Dani; altri profili interessanti ce ne sono e ce ne saranno, soprattutto tra i giovani in rampa di lancio all'estero. In mezzo alla difesa BBC ancora un anno insieme (Barzagli lascerà nel 2018 probabilmente) insieme ad un cresciutissimo Daniele Rugani, ormai fondamentale in campo. Forse non sarà riconfermato Benatia, non entusiasta di giocarne una su 5. E fondamentalmente è anche giusto così, liberando uno spazio nella lista ad un uomo offensivo. A sinistra dovrebbe restare tutto invariato, con Alex Sandro e Asamoah padroni del ruolo. In mezzo al campo sarebbe più equo averne 5, numero ottimo in caso di mediana a 2 ma anche in caso di centrocampo a 3. Pjanic e Marchisio intoccabili, Khedira dovrebbe restare a meno che non voglia provare l'Mls, Rincon è un profilo che la Juve non ha e potrebbe tornare utile da quinto. Lemina ha mercato e probabilmente saluterà portando soldi freschi da spendere altrove, Sturaro viaggia tra alcuni alti e molti bassi. A tutti, va aggiunto Rodrigo Bentancur, ormai promesso sposo bianconero, regista che permetterebbe a Pjanic di avanzare di una decina di metri in caso di assenza di Dybala. In avanti, si cerca un vice-Higuain o un'ala in grado di fare il doppio ruolo da giostrare. Bernardeschi sarebbe l'ideale sostituto di Dybala ma come posizione anche di Cuadrado; però costa parecchio. Berardi è una sua copia, pesano gli infortuni ma la qualità non si discute. Vedo in Suso l'elemento "perfetto" in relazione al suo costo e alla tecnica in grado di fargli fare il vice-Dybala/Cuadrado senza troppe pressioni ma la trattativa è pressoché impossibile. Felipe Anderson sembra un calciatore ripreso ma trattare con Lotito è un'impresa non da poco, così come strappare un "NO" del Bayern al trasferimento di Coman definitivamente in Baviera. Mancano dei pezzi, il mercato non è alle porte... ma è sempre aperto. Ma prima c'è da giocarsi tutto, dal campionato a Napoli alla semifinale di Coppa sempre al San Paolo, aspettando con tranquillità la partita che può dare la definitiva svolta alla crescita europea bianconera: il Barcelona è fortissimo, inarrestabile e ora anche nel mito del calcio... ma ha il suo lato oscuro. E noi glielo faremo notare.