E' buffo parlare di nodi al pettine, associando la metafora a Spalletti, perché non credo proprio che il mister interista usi pettini! A parte gli scherzi, penso proprio che il grande assente di questa stagione 2017/18 dell'Inter, ovvero Suning, abbia ormai ben poco da nascondersi dietro il FFP UEFA, dietro il partito comunista cinese, dietro le contingenze economiche internazionali della Cina, o dietro vattelapesca chissà quale altra scusa. Avevano detto di voler fare di nuovo grande l'Inter in poco tempo: bene, non lo stanno facendo affatto.

E' facile da intuire che Spalletti sia venuto all'Inter per consacrarsi come tecnico in Italia, casa sua, ascoltando i cinesi quanto alle loro faraoniche ambizioni, ai loro immediati progetti di rilancio del club, ed ai concreti piani di acquisto di giocatori di livello, come compete ad una squadra che vuol tornare ad essere grande. Risultato: una campagna acquisti in cui si è più venduto che comprato, al limite togliendo qualcosa alla qualità, invece che aggiungere. Tutto sommato, se al posto di Jovetic e Palacio doveva arrivare il solo Karamoh, sarebbe stato meglio rimanere con quello che avevamo! Probabilmente, Longo sarebbe stato meglio di nessun vice Icardi, e tutto sommato Medel avrebbe potuto essere un utile rincalzo, in certe situazioni: quanto meno, poteva giocare anche al posto di quel centrale difensivo di riserva che non è stato comprato affatto!

Insomma, il Ré è nudo, e la foglia di fico delle scuse varie accampate da Suning ormai non maschera più  le assolute mancanze di una proprietà del club, che si sta rivelando essere il vero anello debole della situazione, paradossalmente! La Juventus, così come la Roma ed il Napoli, pur essendo arrivate davanti all'Inter, nell'ultima stagione, di molti punti, si sono rinforzate molto più dell'Inter...ed allora, cosa dovrebbe fare il povero Spalletti, se non innervosirsi ed incavolarsi per essere stato sedotto ed abbandonato da Zhang & company? Io credo che il nostro tecnico si stia mostrando uomo e professionista di grande valore, altrimenti starebbe già palesando l'intento di andarsene sbattendo la porta, vista la sconcertante politica societaria dei cinesi. 

Concluderò dicendo che forse sarebbe ora che anche il popolo interista mostrasse disappunto verso la stitichezza e la mancanza di chiarezza della proprietà del club: basta proclami, e se Suning c'è batta un colpo, oppure trovi un compratore all'altezza e passi la mano. Staremmo meglio tutti uniti intorno ad un presidente povero, ma onesto e generoso, piuttosto che perplessi di fronte ai vacui proclami dei cinesi.

Sempre, forza Inter!