Credo che nel calcio stia prendendo sempre più piede l'idea che per fare una squadra competitiva servano i top player. Questa cosa non è del tutto vera, anche se per vincere la Champions League o altre competizioni servono ottimi giocatori e non giocatori da serie B. L'esempio lampante è Allegri, certo la sua squadra con Dybala, Higuahin, Buffon etc... era ed è competitiva ma in quella stessa competizione c'erano squadre del  calibro di: Paris Saint Germain, Barcellona, Atletico Madrid, Real Madrid (contro di loro se la sono giocata per 45' poi la stanchezza si è fatta sentire) con i rispettivi Cavani, Thiago Silvia, Neymar, Messi, Griezman, Ronaldo e Sergio Ramos. Sulla carta la squadra torinese è un gradino inferiore a queste big d'Europa e credo che Guardiola, Ancelotti, Montella o Spalletti (sono supposizioni ciò non toglie che siano grandissimi tecnici) non avrebbero ottenuto gli stessi risultati di Allegri. Il tecnico riesce in ogni partita a capire perfettamente i tempi di gioco, la Juve sa quando attaccare, difendere, pressare ed é una squadra che rende impossibile imporre il  gioco delle avversarie. Ecco il motivo  per cui é una squadra vincente, mettendola a confronto con il Milan di Sacchi, possiamo notare come il Milan di Arrigo non puntasse al campionato ma solo a una competizione: "la coppa campioni"; forse il vero errore di Allegri è stato essere competitivi su tutti i fronti, chiedo a voi tifosi juventini, avreste preferito una coppa Italia e uno scudetto in meno e una Champions in più o state bene così? Poi c'é Antonio Conte, uno dei migliori allenatori italiani degli ultimi 30 anni, è un connubio  perfetto di cattiveria agonistica, grinta, intelligenza tattica, è un tifoso, un condottiero e un uomo tutto d'un pezzo. Dopo aver fatto alcuni anni di gavetta, gli venne affidata la panchina della Juventus, squadra che veniva da due anni deludenti;vinse il campionato con  giocatori come Matri, Vucinic, Krasic, Pepe, rosa che era nettamente inferiore al Milan. In seguito vi sono conseguiti anni di dominio in Italia, ne sono a testimonianza i due record raggiunti:  finire il campionato rimanenedo imbattuti e aver superato la soglia dei 100 punti in campionato. Il suo problema è stato e per ora rimane il  non essere mai riuscito ad affermarsi i europa,  forse non ha gestito bene  la cattiveria agonistica, il che è un segno denotativo delle squadre di Conte, oppure è stata complice l'inesperienza, non possiamo saperlo con certezza. In seguito con la nazionale italiana ha fatto un lavoro grandioso, batteno avversarie come la Spagna, Belgio e stava per battere i campioni del mondo con una selezione mediocre, una delle peggiori degli ultimi anni; ora ne sentiamo la mancanza, che è accentuata dall' incapacità di Ventura. Al Chelsea sta facendo molto bene, bisogna vedere come affronterà la Champions League. Infine troviamo Ranieri un allenatore che ha riscattato il calcio italiano all'estero, con il suo Leicester oltre che la  tattica ha messo in campo il desiderio di ragazzi che fino a quel momento erano perlopiù sconosciuti, con il tandem Mahrez-Vardy, il primo pagato 500.000 euro e il secondo ex operaio; riuscirono in una straordinaria impresa. Ranieri ha regalato al calcio la speranza, emozione che è inusuale in questo sport. Questi esempi sono la testimonianza del fatto che nel calcio spesso gli allenatori valgono di più di mezza squadra.