Dov’è finito il vero Alex Sandro? Troppo brutto per essere vero. Il laterale brasiliano, e non è più una novità in questa prima parte di stagione, incappa in un'altra serataccia, e all’Allianz Stadium patisce maledettamente le incursioni di Semedo e Deulofeu, che lo saltano regolarmente, mentre in fase propositiva non incide né di gamba né di idee, mostrando ancora una certa difficoltà nel dialogare con il connazionale Douglas Costa. La miglior condizione atletica tarda ad arrivare e, essendo ormai quasi a dicembre, gli interrogativi nascono spontanei.

Alex Sandro per i tifosi della Juventus rappresenta non solo uno dei pilastri della squadra, ma un vero Top Player, un talento raro che solo pochi club al mondo possono permettersi. Anche per questo, il suo arrivo, poco più di due anni fa, suscitò grande sorpresa considerando l’età, il valore del giocatore e la concorrenza per accaparrarselo: Alex è in scadenza, la Juve sembra che stia chiudendo con l’Atletico Madrid per Siqueira, utile a chiudere il buco sulla sinistra. Così ai rumours su Alex Sandro, non bada quasi nessuno. Essendo in scadenza, il City e il PSG gli fanno una corte spietata, difficile pensare a un affondo della Juve, specialmente per un difensore. Difficile fino a quando, la sera del 17 agosto 2015, Gianluca Di Marzio annuncia l’accordo tra Porto e Juve, scatenando una giustificata ondata di giubilo.

Dopo un comprensibile periodo di ambientamento, Alex Sandro comincia a farsi largo, in alternanza a Patrice Evra. A fine stagione si capisce che lui sarà il titolare della stagione successiva, e infatti, dopo due mesi di duro lavoro in Brasile, Alex torna a Torino in condizioni eccellenti, e si prende la maglia da titolare. In Europa si alterna ancora con Evra, fino alla serata di Doha, che segna la fine dell’avventura bianconera del terzino francese. La sua cessione spalanca le porte ad Alex in tutte le competizioni, in poco tempo diviene uno dei principali protagonisti della cavalcata verso la finale di Champions e al terzo doblete di fila, formando assieme a Dani Alves una delle coppie di laterali più forti al mondo. Assist a Porto, prestazione da antologia contro il Barcellona, anche in fase difensiva (dove qualche volta palesa ancora qualche amnesia), due assist in finale di Coppa Italia, gol di testa nella giornata del sesto scudetto consecutivo.

Ma a Cardiff qualcosa si rompe. La Juve esce con le ossa rotte dall’ennesima notte scellerata di Champions, e in estate la difesa perde pezzi: Se ne vanno Dani Alves e Bonucci, lo stesso Alex Sandro secondo alcuni vorrebbe andare via, sembra vicino al Chelsea di Antonio Conte (che lo vorrebbe fortemente), ma alla fine resta.

Dall’inizio di stagione, dalla pessima prestazione in Supercoppa con la Lazio, Alex non è più lo stesso, è solo l’ombra di quel treno brasiliano che ha fatto strabuzzare gli occhi a mezza Europa, arando in lungo e in largo la fascia sinistra. Non sappiamo se queste difficoltà derivino dalle sirene estive provenienti dall’Inghilterra, da un rinnovo (fino al 2022) che tarda ad arrivare, o se dipendano esclusivamente da un ritardo di condizione fisica.

In ogni caso Alex Sandro è ancora una risorsa fondamentale, la Juve e i suoi tifosi lo aspettano a braccia aperte.