Scontro con il passato per il Palermo, che ritrova da avversario l’ex tecnico Devis Mangia, alla guida di uno Spezia formato playoff, in un match che si preannuncia all’insegna dello spettacolo. Il futuro dei rosa, invece, è nelle mani di Beppe Iachini, che, nella sfida del “Barbera” contro gli spezzini, è costretto a fare a meno degli squalificati Maresca e Lazaar: al loro posto, si assicurano una maglia nell’undici iniziale Di Gennaro, schierato nell’inedita posizione di play basso, e Daprelà, che torna titolare su quella fascia sinistra dove tanto aveva fatto bene il terzino marocchino, da gennaio suo nuovo compagno di squadra. Nemmeno nella lista dei convocati, invece, il convalescente Belotti; il forte attaccante bergamasco ha recuperato quasi completamente dall’infortunio, e con ogni probabilità sarà disponibile già a partire dal prossimo impegno casalingo contro il Bari. I padroni di casa cominciano sin da subito a spingere sull’acceleratore: Di Gennaro sembra trovarsi a proprio agio nel nuovo ruolo che il mister gli ha ritagliato, piazzato davanti alla difesa a smistare il gioco per i propri compagni. Con la regia del 10 rosa, i palloni arrivano coi tempi giusti, soprattutto per ciò che concerne gli inserimenti sulle fasce degli esterni Stevanovic e Daprelà; ed è soprattutto il terzino svizzero a dimostrare di essere particolarmente ispirato, bruciando la fascia di competenza e arrivando spesso e volentieri sul fondo a mettere cross invitanti per gli attaccanti all’interno dell’area. È proprio un traversone di Daprelà a pescare, al 16esimo del primo tempo, la testa di Abel Hernandez, che con un’inzuccata da vero centravanti d’area, insacca il pallone nell’angolo, e firma il vantaggio del Palermo: è il tredicesimo gol stagionale del bomber uruguagio, sempre più capocannoniere della propria squadra. I restanti 29 minuti più 3 di recupero non regalano altri gol: due tentativi da parte del Palermo, con un colpo di testa di Munoz su calcio d’angolo e un tiro da fuori area di Lafferty, e una conclusione a lato di Ferrari per lo Spezia sono le uniche emozioni ad anticipare il tramonto del primo tempo. Nella seconda frazione di gioco, però, le cose cambiano: i ragazzi di Iachini non riescono ad essere brillanti nella fase d’impostazione, non quanto lo erano stati nei primi 45 minuti di gioco, probabilmente a causa dell’estenuante lavoro di pressing sui portatori di palla avversari richiesto loro espressamente dal tecnico di Ascoli Piceno. E così lo Spezia guadagna metri, l’undici di Mangia mostra maggiore personalità nell’interpretazione della partita, costringendo i padroni di casa ad indietreggiare e a difendersi dalle iniziative dei liguri. Come se non bastasse, il Palermo perde per infortunio i tre migliori in campo: Di Gennaro, seguito da Daprelà prima e da Stevanovic poi, sono costretti ad abbandonare anzitempo il terreno di gioco. Tre cambi forzati, dunque, per Iachini, che ormai da troppo tempo non riesce ad avere a disposizione la rosa al completo e a preparare situazioni differenti a seconda dell’incontro da affrontare. Gli spezzini continuano ad attaccare, i siciliani si difendono e cercano la ripartenza giusta per segnare la rete della sicurezza; alla fine il gol arriva, ma a segnarlo è lo Spezia con Scozzarella, autore al 40esimo di una punizione magistrale sulla quale Sorrentino nulla può se non osservare la sfera terminare la sua corsa in fondo al sacco. Nel finale di gara, i rosa provano a sormontare il muro bianco delle maglie degli avversari, nell’intento di siglare la rete della vittoria, ma non ci riescono, e il match termina sul risultato di 1 a 1. È il quarto pareggio in cinque partite per la squadra rosanero, che allunga la propria striscia positiva di risultati utili consecutivi, ma che continua a faticare nel trovare i tre punti. Merito a Mangia, invece, per aver saputo trasmettere ai propri uomini la grinta giusta per riagguantare una partita che sembrava ormai persa. E intanto l’Empoli, in virtù della vittoria ottenuta nel pomeriggio sul campo del Padova, rosicchia due punti alla capolista, rendendo sempre più avvincente il duello per la promozione diretta in Serie A. Chi la spunterà? Staremo a vedere. Ciò che è sicuro, è che di fondamentale importanza sarà la prossima partita al “Barbera” contro il Bari, e starà al Palermo non farsi cogliere impreparato in questo test decisivo.