Adoro i film di Samurai, li trovo allo stesso tempo epici e drammatici. Dai classici di Akira Kurosawa, alle esagerazioni di Takashi Miike, passando per la sperimentazione di Kitano, è indubbio che il genere "Jidai-geki" sia uno dei più prolifici della storia del cinema. Nonché contraltare orientale del western. Tra i tanti titoli che costituiscono la filmografia del genere, il mio preferito è senz'altro "Harakiri" (o "Seppuku" se preferite) di Masaki Kobayashi. Non starò qui a parlare della trama del film, vi basti solo sapere che ad un certo punto della pellicola c'è un determinato personaggio che decide di spacciarsi per un samurai, venendo per questo punito ed obbligato a commettere harakiri con la sua finta spada di bambù. Ma cosa c'entra tutto questo con il Milan? è innegabile che la partita di Genova rappresenti un enorme passo indietro per la squadra di Montella, ma i tifosi rossoneri devono tenere in mente che ad oggi il Milan è ancora una squadra incompleta (grazie ai sabotaggi del Condor) e molto giovane. Ci sta che si viva di alti e bassi. Questa è una stagione di transizione, priva di reali obbiettivi ed ambizioni. A Montella per ora si chiede solo di costruire un gruppo unito e cercare di dare una parvenza di gioco (cosa in cui è riuscito ottimamente, finché ha potuto schierare tutti i titolari). Purtroppo la squadra ha delle lacune evidenti, perché "qualcuno" che oggi sorride davanti alle telecamere, ammorbando i telespettatori e i giornalisti (troppo vigliacchi per contraddirlo) con una serie di baggianate che non stanno né in cielo né in terra, ha nuovamente sabotato la squadra, sperperando soldi per acquistare giocatori che si possono considerare completamente inutili, se non addirittura dannosi (vedi Sosa). Ma non parliamo di questo (anche perché cosa si può dire ancora del Condor? verrà probabilmente ricordato come il peggior dirigente della storia della Serie A..........forse solo Fassone potrà contendergli il primato). Parliamo invece di un giocatore in particolare, il nostro poco amato numero 10 nipponico (l'ho dovuto riscrivere tre volte perché le mani mi tremano al solo pensiero) a cui piace tanto parlare di come i tifosi del Milan non siano vicini alla squadra. Ma caro Keisuke, come si può rimanere appassionati quando in campo ci sono giocatori come te? definire la tua prestazione pietosa sarebbe un eufemismo. Credo che nel corso della nostra storia non sia mai esistito un giocatore così inutile con la numero dieci sulle spalle. Così come credo che se in una squadra il giocatore che porta la dieci finisce il più delle volte in panchina, forse (e dico forse) sarebbe il caso di cominciare a porsi qualche domanda. Vorrei una risposta seria da parte di Honda: ma lui è soddisfatto di quanto ha fatto vedere fin ora al Milan? no, perché i suoi predecessori non hanno mai avuto questo tipo di problemi con la tifoseria (Seedorf addirittura giocava meglio quando veniva fischiato) e sono tutti entrati nella storia del club e del calcio in generale. In Serie A ci saranno all'incirca una cinquantina di giocatori che, seppur mediocri, meriterebbero la numero dieci rossonera più del giapponese dai capelli biondi (perché lui è un Bōsōzoku, un "bad boy" LOL), che ad oggi non è neanche mai riuscito ad andare in doppia cifra (il numero 10 del Milan che non riesce neanche a segnare una decina di gol a stagione..............prendetevi un attimo per riflettere su questo). La verità è che Honda è un giocatore estremamente sopravvalutato, che ha dalla sua un ottimo ufficio stampa (per citare il simpatico Biasin). Un finto samurai dalla Katana di bambù. Ma non preoccuparti Keisuke, non ti chiederemo di praticare il seppuku. Fortunatamente a fine anno il tuo contratto scadrà e potremmo tornare a vedere un vero campione vestire la maglia che fu di Rivera, Gullit e Savicevic (si spera almeno). Fino ad allora meglio fare come Hattori Hanzo in Kill Bill e riporre la Katana in soffitta, tanto abbiamo capito che ad oggi i veri samurai non esistono più (purtroppo).