Ancor prima di essere un tifoso della Juventus, il sottoscritto si sente orgogliasamente italiano. Se mi facessero le analisi del sangue, scoprirebbero qualcosa di incredibile: nelle mie vene non scorre "liquido rosso", ma un liquido tricolore misto al bianconero. E tutti quanti, dopo le due notti magiche vissute tra martedì e mercoledì, dovremmo essere fieri di quanto fatto vedere dalle nostre due squadre italiane in Europa, la Roma e la Juventus. Checché ne dicano gli altri, i frustrati per eccellenza e i pessimisti leopardiani, il nostro calcio non è da buttare. Assolutamente. E abbiamo avuto "la prova del nove" nelle due prestazioni offerte, ripeto, da Roma e Juventus

La formazione di Di Francesco ha compiuto un'impresa calcistica, perché rimontare il risultato bugiardo del Camp Nou era difficilissimo. L'Olimpico ci ha creduto dal primo minuto di gioco ed è stato capace di coinvolgere e di unire un'intera Nazione, almeno per una sera. La formazione di Allegri, invece, era chiamata a fare qualcosa di divino, a fare il "miracolo sportivo". E per poco non ci stava riuscendo davvero con lo stupore di tutti gli appassionati di questo sport meraviglioso che sono rimasti incollati davanti ai televisori. Stiamo parlando di (quasi) 11 milioni di persone. Pazzesco! Il sogno è stato gettato all'aria, però, da un signore che si chiama Michael Oliver. Mi direte: "Uffa, che pizza! Lo vuoi capire che il Real Madrid ha meritato?" Se avete voglia di scherzare, bene. Altrimenti un'eresia simile non sta né in cielo né in terra. E ribadisco: non parlo da tifoso sfegatato della Juventus. Parlo da persona coerente con quelle che sono le mie idee, condivisibili o meno. 

La Juventus nella partita di andata ha giocato 60' all'altezza, al pari dei mostri sacri del Real Madrid. L'espulsione di Dybala ha compromesso le cose e ha fatto sì che i Blancos, giustamente, dilagassero segnando anche la terza rete. Malgrado questo, non si possono dimenticare gli episodi arbitrali sfavorevoli che sono andati tutti in un'unica direzione, nella direzione della squadra (la butto lì, ndr) che è "galattica" più politicamente che calcisticamente. Fermi. Riepiloghiamo quanto è accaduto a Torino: nel primo tempo c'è una situazione dubbia con un fallo di mani di Casemiro non ravvisato da Cakir. C'è un fallo di Sergio Ramos su Dybala che viene falciato al momento della rovesciata non ravvisato da Cakir. C'è la simulazione di Dybala che viene ravvisata da Cakir con un'ammonizione sacrosanta. Cosa succede nei secondi quarantacinque minuti di gioco? Espulsione di Dybala: non lo dico io, ma ex-arbitri che sostengono che non è un fallo volontario. Poteva esserci l'ultima sanzione verbale per "La Joya". Rigore clamoroso non fischiato a Cuadrado all'ultimo minuto. 

Cosa accade nella partita di ritorno? Ammonizioni sventolate a raffica ai calciatori bianconeri, rigore (dubbio) assegnato all'ultimo respiro al Real Madrid quando all'andata il tiro dagli undici metri dal turco non era stato decretato. Prima differenza. Ronaldo scambia il "verde" del campo con "l'azzurro" della piscina e decide di giocare così una partita importantissima, mostrando poco rispetto nei confronti degli avversari in campo e degli avversari tifosi presenti al Bernabeu, i quali, sette giorni prima, lo avevano reso omaggio con una standing ovation da paura. CR7 non viene mai ammonito, a differenza di Dybala che all'andata venne punito per l'unica furbata fatta. Seconda differenza. Altro da aggiungere sul penalty decretato dal sig. Oliver? Concordo con Cesari che nel post-partita ha detto: "L'arbitro ha preso un abbaglio. Non ci sono dubbi. Ma l'assistente d'area per quale motivo non ha voluto assumersi la responsabilità in quanto meglio posizionato? Invece se ne è lavato le mani come Ponzio Pilato!" A questo punto la domanda sorge spontanea: il loro ruolo è quello di aggiustare o distruggere? Di aiutare o provocare danni più gravi? E una provocazione, giacché a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca: non potevano uscire le due spagnole e hanno deciso di mandare avanti una delle due? 

Sul resto e su un campione come Buffon che è stato infangato dai social e dai "leoni da tastiera" sarebbe meglio non commentare. Cioé tu mi dai un rigore stradubbio dopo una partita in cui mi sono dannato l'anima, ho giocato da Dio e dovrei starmi zitto? Non protesto? Doveva fargli l'applauso? Fatemi capire. Daniele Ronchetti, in arte Gabri Gabra, ha chiaramente detto: "E' il più grande furto nella storia del calcio! Sono anti-juventino ma oggi non si può vedere una roba del genere. Questo calcio europeo "marcio" non andrebbe più guardato!" Francesco Repice, filoromanista, nella sua "poetica radiocranaca" di ieri ha dichiarato: "Che vergogna espellere un uomo dal calibro di Gigi Buffon per una protesta legittima!" Lineker: "Dare un rosso a Buffon all'ultimo minuto nella sua ultima partita è come sparare su Bambi!" Malagò: "Juve strepitosa. Var anche in Europa!" Infantino: "Si tratta di rispetto. E' passata una squadra per frutto di episodi discutibili che potevano essere evitati." As. Avete capito bene! Anche l' "As", quotidiano di parte del Real Madrid , ha decretato il suo verdetto: "Non c'era rigore." La Gazzetta dello Sport: "Non si dà penalty in una situazione del genere!" Chalivert: "La mafia del calcio ha eliminato la Juve!" Potrei continuare ancora, ma non è mia intenzione tediarvi esageratamente. 

Non mi resta che ringraziare da tifoso italiano e della Juventus, tanti supporters delle altre squadre che per una sera hanno deciso di sostenere quello che poteva essere "il miracolo del secolo". La Roma che ha fatto l'impensabile, nonostante manchi ancora tanto al traguardo che mi auguro si riesca a raggiungere. Allegri che alle critiche preferische rispondere con i fatti e non con le parole. Il capitano Buffon, definito "pensionato" dalle "teste malate", definito "monumento" ieri sera. E la Juventus: mi sono sentito fiero di essere il tifoso di questa squadra composta da grandi uomini e grandi calciatori. Grazie.