Se oggi chiedi ad un tifoso inglese quale sia la squadra migliore, la risposta sarà sicuramente Chelsea, Manchester United o Manchester City, ma anche Liverpool, Arsenal, squadre insomma che da anni si spartiscono la Premier League. Se lo si chiedeva invece ad un calciofilo sul finire degli anni settanta, quasi l’unanimità – almeno dalle parti di Birmingham – avrebbe risposto Aston Villa. I Villans, nei primi anni ottanta, erano uno dei club più titolati d’Inghilterra con sei campionati nazionali in bacheca, una bacheca però piuttosto impolverata visto che l’ultimo trionfo nell’allora First Division risaliva addirittura alla stagione 1909/10. Ciò che accadde nel maggio del 1981 in molti non lo dimenticheranno mai: una squadra in cui furono utilizzati solo 14 calciatori in tutta la stagione – un record se si pensa che le mastodontiche rose di oggi ne hanno tra i 25 e i 30 – trionfò al fotofinish contro i Tractor Boys dell’Ipswich Town, un’altra straordinaria sorpresa vista da un tifoso di oggi, se non si sapesse però che all’epoca era una delle squadre più forti d’Inghilterra. Non era quindi la prima volta che l’Aston Villa vinceva il campionato, ma quando il capitano Denis Mortimer ricevette il trofeo, la gioia e l’emozione si mescolarono ad un velo di imbarazzo: probabilmente nessuno tra i tifosi ricordava che effetto facesse issarsi sul trono d’Inghilterra. L’anno dopo i Claret&Blue superarono ulteriormente se stessi e i propri limiti, andando a vincere la Coppa Dei Campioni contro il Bayern Monaco grazie al gol di Peter Withe. Trionfo reso ancora più eclatante dal fatto che dopo pochi minuti il portiere titolare Jimmy Rimmer dovette lasciare il posto a Nigel Spink, una presenza in campionato fino a quel momento, che fu decisivo parando l’impossibile. Quel 26 maggio 1982 rappresentò il culmine della storia dell’Aston Villa. Dopo aver assaggiato la Second Division, fu uno dei club fondatori della Premier League nel 1992, raggiungendo la seconda posizione al termine della stagione. Sebbene i ricordi di quei lontani trionfi riecheggino ancora tra gli spalti di Villa Park, miracoli come quello del 1982 sembrano oggi di difficile realizzazione, visto che la squadra ha chiuso malinconicamente all’ultimo posto in Premier League. I tifosi meritano più soddisfazioni, nella speranza che Agbonlahor e compagni riprendano coraggio e voglia di vincere, valori che di certo non mancavano a quei quattordici leoni del 1981.