Non mi sarei mai immaginato uno scenario tale, non pensavo si potesse arrivare all’apocalisse, che magari non è arrivata, ma tutto questo fa davvero male. Siamo davanti al crollo del movimento calcistico italiano, noi che siamo sempre stati i più esperti di calcio non parteciperemo al Mondiale, non che lo meritassimo, ma un Mondiale senza l’Italia non sarà lo stesso.

Tanti processi già sono stati fatti, ovviamente tante critiche che mi permetto di aggiungere sono state giuste. Come si fa a non prendersela con Tavecchio e Ventura? Impossibile, sono loro due gli artefici della disfatta, il presidente della FIGC spesso e volentieri ha fatto uscite fuori luogo e assurde, ma la sua colpa più grande è aver scelto Giampiero Ventura come C.T.

Parliamo anche di Giampiero Ventura, trovo folle chi ne prende le sue difese, l’ex allenatore del Torino ha almeno l’85% di responsabilità di questa debacle. Da agosto 2016 fino a ieri ha cambiato 3-4 moduli non dando mai le giuste conferme e le giuste sicurezze, mostrando segni di debolezza e non dando mai alla squadra in impronta precisa. Lui si è detto orgoglioso di aver guidato questa nazionale, io penso che abbia avuto tanta paura e zero personalità.

In un anno della sua gestione ha fatto quasi sempre le stesse scelte nelle convocazioni, non ha mai fatto esperimenti, né mai permesso ai nuovi di integrarsi. Gli esempi di nuovi sono Jorginho e Zaza, che nei loro club hanno sempre disputato grandi prestazioni ma sono stati chiamati solo ora, solo all’ultima partita, se per Zaza poi ci si è messo un infortunio a fermarlo, Jorginho ha mostrato personalità e qualità nonostante non avesse mai giocato sotto la gestione Ventura. Da non dimenticare nemmeno l’esclusione a prescindere dei vari Balotelli, Giovinco e Criscito, gente non convocata nemmeno per le amichevoli.

Dal 2006 in poi tante scelte sbagliate, soprattutto quelle del C.T., forse l’unica scelta buona è stata quella di Antonio Conte che con una nazionale molto mediocre ha disputato un buon europeo. Antonio Conte che ha inciso, facendo capire, anche in quel poco tempo a disposizione, i suoi principi e le sue basi, riuscendo a dare un’impronta ben precisa alla squadra. Gli allenatori bravi fanno la differenza, questo è palese ormai.

E non diciamo che ci sono troppo stranieri in Italia, perché in Inghilterra, Francia, Germania e Spagna ce ne sono molti di più ma le loro nazionali vincono! Non diciamo che non ci sono i giovani, ricordando a tutti che le nazionali minori proprio quest’anno hanno ottenuto grandi risultati. I giovani ci sono, ma la verità è che non hanno avuto il coraggio di farli giocare, gente come Caldara, Barreca, Locatelli, Benassi, Chiesa e Cutrone sono solo alcuni nomi, ma avrebbero potuto essere più utili di molti altri.
Tanta paura, o forse sarebbe meglio dire tanta presunzione nelle scelte, ma ora i colpevoli devono pagare, noi vogliamo che l’Italia torni al top, vogliamo un C.T. e un presidente all’altezza.