È giusto fermarsi dinanzi a della tragedie. È giusto che la Lega di A abbia rinviato la giornata di Serie A per la morte del calciatore della Fiorentina Davide Astori, capitano della squadra Toscana morto per un malore nell'albergo che lo ospitava in quel di Udine, dove la Fiorentina era attesa per la partita contro l'Udinese. 

È una tragedia che mi ha scioccato appena ho letto la notizia della scomparsa di Astori su calciomercato.com. Astori era dell'87, ed era un mio coetaneo, e tutto questo mi lascia incredulo e sofferente. 

Quando accadono queste disgrazie ogni parola è superflua. C'è solo un grande dolore, e il fatto che sia un mio coetaneo rafforza di poco, quella che comunque è una grande tragedia a prescindere dall'età e dal colore di maglia. Il capitano viola sarebbe stato colto da un infarto dovuto ad un arresto cardiocircolatorio. 

Davide Astori era nato a San Giovanni Bianco il 7 gennaio 1987. È cresciuto nelle giovanili del Milan. Nella sua, purtroppo breve carriera, ha militato nel Pizzighettone, Cremonese, Cagliari, Roma e Fiorentina. In nazionale ha giocato 14 volte, ed ha segnato 1 gol.

Alla famiglia di Davide Astori, ai suoi cari, alla Fiorentina, ai compagni di squadra, vanno le più sentite condoglianze per questa scomparsa.

Un plauso va alla Lega di A per la scelta di rinviare la giornata di Serie A.
Dinanzi a queste tragedia non c'è lo spirito giusto per godersi una giornata di sport e di divertimento, ed è quindi giusto fermarsi.