La Juventus è in piena lotta su tutti e tre i fronti. In campionato è seconda ad un solo punto dal Napoli capolista (66 punti azzurri contro i 65 bianconeri), in Coppa Italia la settimana prossima si giocherà la semifinale di ritorno contro l'Atalanta, in casa, dopo l'1-0 ottenuto all'andata allo stadio Atleti Azzurri d'Italia, mentre la sfida più difficile appare essere la gara di ritorno contro il Tottenham, al Wembley Stadium, dopo il 2-2 ottenuto all'andata, nel match valido per gli ottavi di finale di Champions League.

Spesso, nonostante gli ottimi risultati ottenuti, è finito al centro delle critiche il tecnico bianconero, Massimiliano Allegri. Gli stessi tifosi della Juventus hanno criticato il proprio allenatore per alcune scelte fatte sulla gestione, in particolar modo, di alcuni giocatori. A inizio stagione il pomo della discordia sono stati Federico Bernardeschi e Douglas Costa, impiegati poco nelle prime partite, ma l'allenatore toscano non è solito lanciare subito dall'inizio i nuovi acquisti, a prescindere dall'investimento fatto. Lo testimonia Paulo Dybala, che quando è arrivato dal Palermo, prima di entrare in pianta stabile da titolare, partiva spesso dalla panchina. Gestione di Dybala che è tornata a far discutere anche quest'anno visto che dopo un ottimo inizio la Joya ha avuto un calo di rendimento e Allegri non ha esitato a relegarlo in panchina. Critiche al tecnico bianconero che sono arrivate anche dopo il match di Champions, reo di aver cambiato modulo, tornando al 4-2-3-1 nonostante la squadra avesse dimostrato di aver trovato un equilibrio con il 4-3-3. Un errore, però, che non nasconde quanto di buono fatto da Allegri sulla panchina della Juventus.

Se i bianconeri, infatti, hanno vinto gli ultimi tre scudetti e sono arrivati due volte in finale di Champions League, gran parte del merito è stato suo. Allegri è stato capace anche a stagione in corso di capire, nei momenti di difficoltà, quale fosse il problema e ha cambiato modulo dando una svolta alla squadra. Lo scorso anno è accaduto dopo un Fiorentina-Juventus, terminato 2-1, con l'ex allenatore del Milan che ha deciso di passare al 4-2-3-1 nel match contro la Lazio e da allora non ha più cambiato. Almeno fino a questa stagione, quando il tecnico, resosi conto che la squadra non riusciva più a mantenere un certo equilibrio, ha deciso di passare al 4-3-3, con l'inserimento di Blaise Matuidi, vero uomo in più di questa Juve. Il suo stop, infatti, ha coinciso con il calo dei bianconeri nelle ultime partite, ma il francese dovrebbe tornare a disposizione già domenica contro l'Atalanta.  Guai, quindi, a criticare Allegri, che è la vera arma in più di questa Juventus.