Che Donnarumma sia in rotta di collisione con il Milan e i tifosi, ormai si è capito. Da ieri infatti la telenovela chiusa in estate si è riaperta, ma questa volta i tifosi almeno sui social, stanchi dei tira e molla del numero 99, sperano in una cessione per chiudere la questione. Vedremo come San Siro accoglierà il ragazzo questa sera. 

Lui che trincerato dietro ai suoi silenzi, non lascia trapelare nessuna emozione, dove spera di andare? Davvero un ragazzino che sognava di difendere la porta della sua squadra del cuore e ci riesce, poi a soli 18 anni aspira ad un qualcosa di più di una squadra come il Milan? Troppa superbia.

Raiola ha fiutato i soldi e cerca di piazzare il colpo, ora o mai più, perché un portiere è difficile da vendere e perché alla fine, dietro c'è solo tanto fumo negli, tante parole come solo Mino sa fare e un grande bluff, perché l'unica big d'Europa realmente interessata è il Psg.

Gigio, sarà pure forte, ma un tantino sopravvalutato dai media. Con i piedi non è bravo e di papere ne ha fatte. E il Real, ha già preso il giovane Kepa, pallino di Zidane. Dunque niente mega squadrone per lui. In Inghilterra, City e United sono a posto, in Italia, potrebbe esserci la Juve, che però non sembra intenzionata a fare uno sgarbo ai rossoneri e che tra i pali hanno già in Scezny il sostituto di Buffon. Resta solo il campionato francese, che di sicuro non ha lo stesso appeal degli altri campionati già citati e che ha nel Psg l'unica squadra in grado di ricoprire d'oro il ragazzo e il suo procuratore.
Una squadra che di certo può vincere in campionato, ma che è ancora troppo piccola e inesperiente in confronto alle altre. Il big match contro il Real in Champions dirà se ho ragione o meno. Tanto valeva aspettare che crescesse il Milan che di sicuro ha una storia europea più importante dei francesi e che ti aveva ricoperto di milioni.

Alla fine caro Gigio ti conveniva restare a Milano, coccolato e protetto, anziché seguire i consigli di uno che ti tratta come merce di scambio e rischiare di bruciarti. Non è semplice adattarsi alla tua età lontano dagli affetti e con un pubblico che non è quel San Siro per il quale tu eri già un idolo.