Il Milan lo strappò in Italia ad Inter, Roma, Fiorentina, Juventus. All'estero nel 2015 l'allora campione d'Europa Barcellona lo invitò ad uno stage, ma lui da sempre tifoso rossonero non poteva dire di no alla chiamata della sua squadra del cuore.
Classe 2001, Olzer, da allora ha giocato sempre titolare in ogni categoria rossonera e attualmente è un punto fermo anche negli Under17 di Simone Baldo, che lo sta finalmente valorizzando nel ruolo arretrato, forse, più adatto di mezzala, essendo quasi sempre stato utilizzato dai precedenti allenatori più in un reparto avanzato.
 
Vedendolo personalmente calcare i campi tra Vismara di Milano e Chinetti di SolbiateArno, mi ricorda molto per movenze il primo zorro Boban, nonostante lui si ispiri a Pogba a cui forse si avvicina di più solo nel tipo di struttura fisica e nella tecnica di dribbling. Parliamo ovviamente di dovute proporzioni, ma devo dire che la sua interpretazione di gioco, molto più italiana, mi dimostra nella categoria d'appartenenza, meno visione di gioco rispetto al croato, ma più efficacia in fase di contenimento e nel gioco aereo. Classe 2001 il baby fenomeno nato nell' US Mori Santo Stefano, a tre anni e mezzo dava già i suoi primi calci al pallone, due anni al Pomarolo, tre al Rovereto e poi il passaggio in un settore giovanile importante come quello del Chievo Verona, anni conditi da goal a raffica, giocando da trequartista.
 
«Gli osservatori mi avevano notato al Torneo Bepo Foches di Villazzano a maggio – raccontava 3 anni fa il giovane prima del suo passaggio al Milan – e a settembre già ero a Verona che giocavo per il Chievo. Lì sono rimasto per quattro anni. Anni bellissimi e molto importanti per la mia crescita. Mi sono trovato benissimo, ma alla fine ho dovuto dire basta. Per ragioni economiche della società sono emersi dei problemi per i trasporti. Io studiavo (Giacomo pochi mesi fa ha sostenuto l’esame di terza media ndr) qui in Trentino e facevo il pendolare per andare a giocare. Quindi quando sono sopraggiunte difficoltà di spostamento ho deciso di fermarmi un attimo e di trascorrere l’ultimo anno delle medie a casa giocando per una squadra del territorio». Ed è così che è arrivata la stagione con il Mori S. Stefano. Un’annata da incorniciare che ha visto i Giovanissimi Elite della società gialloverde infilare 26 vittorie, 1 pareggio e soltanto 2 sconfitte da settembre fino al mese di giugno (con vittoria del campionato e buone prove nelle fasi nazionali di categoria) e un bottino personale, per Olzer di 36 gol in 30 partite. «Un anno molto impegnativo - spiega la mamma, Franca Manica - perché alla scuola, alla quale tutti noi teniamo moltissimo e che Giacomo ha concluso brillantemente (e da settembre frequenterà il liceo scientifico a Milano), si sono affiancati gli impegni di squadra e quelli extra: siamo infatti stati invitati a stage e provini in tutta Italia. Siamo stati a Trigoria per la Roma, a Vinovo per la Juventus e poi Firenze e Milano per l’Inter e il Milan. In famiglia non siamo amanti del calcio. Siamo sportivi (la signora Franca insegna educazione fisica ndr) ma di calcio non capiamo molto. La cosa che ad ogni stage ci dicevano era che Giacomo dalla sua aveva la dote di calciare i calci d’angolo di destro e di sinistro, indifferentemente, con una grande naturalezza».
E poi c’è il dribbling secco, il grande senso del gol e un fisco che, per la sua età, è già ben strutturato. «Come movimenti assomiglio a Pogba, ovviamente con le debite proporzioni - completa Giacomo sorridendo - ma il mio mito è Cristiano Ronaldo del Real ma non è per questo che ho detto “no” al Barcellona quando mi hanno contattato. Dovevo fare l’esame delle medie e poi il mio cuore è rossonero e alla chiamata del Milan non potevo dire di no. Al cuor non si comanda».
 
Che dire, parole già da professionista, nel frattempo, dopo la cessione di Cristante da molti ritenuta azzardata, aver puntato su Locatelli, che sembra, dopo un ottimo esordio, si stia ora perdendo, avanti il prossimo, e potrebbe essere Olzer il futuro centrocampista sfornato dalle giovanili , come se dis a milan, sperem.
 
Nel video, al minuto 1,12 Olzer su rilancio del proprio portiere stacca di testa lanciando Tonin per il goal del 4 a 2 con il quale il Milan l'anno scorso si è lauretato campione d'Italia U17 nella finale contro la Roma (partita poi terminata 5 a 2).