Il gol da vero rapace d'area siglato da Moise Kean nella sfida tra Hellas Verona e Milan ha catapultato per l'ennesima volta il ragazzino di Vercelli sulle prime pagine dei giornali sportivi, che ne hanno lodato le straordinarie capacità tecniche e fisiche, sorprendenti se commisurate alla sua giovanissima età. Kean, infatti, è un classe 2000 che ha già ampiamente dimostrato a suon di gol di poter banchettare comodamente al tavolo della Serie A e, a dispetto di qualche bravata commessa in passato e figlia dell'età ancora acerba, si sta rivelando come uno dei più fulgidi prospetti italiani (se non il migliore).

Facendo un breve viaggio in Europa - e non solo - talenti come l'ex Primavera Juventus se ne trovano a bizzeffe. Il primo nome da annotare sul nostro taccuino dei migliori Millenials in circolazione è quello di Facundo Colidio, balzato agli onori della cronaca in primis per il denaro che l'Inter ha dovuto versare nelle casse del Boca Juniors, piuttosto che per le gioie che la punta albiceleste ha donato ai tifosi nerazzurri: 7 milioni subito più 3 di bonus (legati a gol, presenze e trionfi di squadra) la dicono lunga sulle aspettative che la dirigenza meneghina ripone in questo giovane prospetto, punta di diamante della Nazionale Sub-17 verso cui il tecnico Batista non ha lesinato parole al miele, definendolo il nuovo Higuain. Un paragone certamente azzardato, ma, analizzando la struttura fisica già molto sviluppata di Colidio, abbinata alla sua innata freddezza davanti alla porta, se ne conclude che il futuro del ragazzo di Rafaela non può che essere roseo.  

L'Amburgo sta attraversando un periodo molto difficile dal punto di vista dei risultati sportivi e il record di unico club tedesco a non essere mai retrocesso dalla Bundesliga sta scricchiolando anno dopo anno. I tifosi sembrano però intravedere una luce in fondo al tunnel grazie ad uno spilungone di 1,84 cm, biondo e con gli occhi azzurri: lo stereotipo tedesco, insomma. Jann-Fiete Arp non ha aspettato altro tempo e, dopo una caterva di reti nella seconda squadra della città anseatica, è stato promosso in prima squadra, dove giocando in pianta stabile ha già racimolato 2 gol nel massimo campionato teutonico: decisamente non male per un classe 2000. Arp ha conquistato proprio tutti, non solo dalle parti del"Volksparkstadion", ritirando recentemente l'ambitissimo premio come miglior talento under 17 del suo paese, un riconoscimento eccezionale - tenendo conto di quanti e quali prospetti il calcio tedesco sforni annualmente - e vinto in passato da un certo Mario Gotze. 

Oscar Garre - campione del Mondo con l'Argentina a Messico '86 - può certamente essere orgoglioso di suo nipote, Benjamin Garre, un 2000 tutto dribbling e assist, capace di ricoprire tutti i ruoli dietro la punta in un 4231 e di sfrecciare indisturbato sia sulla fascia sinistra che sulla quella destra, essendo il talento scuola Velez Sarsfield ambidestro. La scorsa estate il Manchester City ha letteralmente bruciato la concorrenza, fiondandosi su quello che molti ritengono il futuro fiore all'occhiello del calcio albiceleste. George Weah sarà sicuramente altrettanto fiero di suo figlio, Timothy Weah, emigrato dagli USA all'età di quattordici anni per raggiungere il padre al Paris Saint Germain, dove sta tutt'ora completando la sua formazione a suon di gol nella Youth League, e non manca poi molto ad una sua precoce, quanto meritata chiamata in prima squadra al fianco di mostri sacri come Cavani, Mbappè e Neymar.

Ai Mondiali Under 17 tenutisi recentemente in India alcuni Millenials hanno dimostrato il proprio valore con prestazioni che ne hanno inevitabilmente fatto lievitare il costo del cartellino. Prezzo di per sè già alto quello di Jadon Sancho, in virtù dei quasi 8 Milioni che in estate il Borussia Dortmund ha pagato al City per garantirsi le prestazioni del miglior talento inglese della nuova generazione. Costo che sarà ulteriormente aumentato anche per Amine Gouiri, ennesimo enfant prodige targato Lione, ma anche per l'ala "tuttofare" del Chelsea Callum Hudson-Odoi, senza dimenticare quei ragazzi su cui nessuno avrebbe puntato un euro prima della manifestazione e che invece si sono guadagnati una chiamata importante grazie a giocate sopraffine: spiccano in tal senso Mohammad Sharifi, diamante grezzo del miracoloso Iran, e Eric Ayiah, capitano del Ghana. 

Senza dimenticare i croati, che in fatto di giovani fuoriclasse non sbagliano un colpo da anni e che sperano di fare altrettanto con Michele Sego David Colina, la classica ciliegina sulla torta la mettono come al solito i brasiliani, che, grazie a calciatori estrosi come Paulinho del Vasco Da Gama, Lincoln del Flamengo, e dulcis in fundo il suo compagno di squadra Vinicius Junior - acquistato dal Real Madrid per la sconvolgente cifra di 45 milioni, evidentemente spropositata rispetto all'età del Carioca - hanno molto probabilmente vinto alla lotteria. Menzione d'onore va' fatta infine per un ruolo chiave come quello del portiere, la cui pressione che deve costantemente subire durante una stagione non è certo l'ideale per la crescita dei più giovani. Tra i migliori ultimi uomini nati dopo il 2000 troviamo il nostro Alessandro Plizzari, la cui stella è stata offuscata dalla prodigiosa esplosione al Milan di Donnarumma, il turco Berke Ozer, vero e proprio pararigori in fasce, e soprattutto Christian Fruchtl, gigante del Bayern Monaco a detta di molti la fusione perfetta tra Neuer e Kahn.