Un brutto Milan incappa nella seconda sconfitta stagionale, decretata da un’ottima Sampdoria che ha meritatamente ottenuto i tre punti. Sconfitta, quella dei rossoneri, figlia di una prestazione negativa da parte di tutti i suoi interpreti, mai nemmeno avvicinatisi alla porta avversaria se non per qualche minuto nella ripresa.

Il verdetto di questo inizio stagione è che, appena il livello dell’avversario si alza leggermente, iniziano a palesarsi tutte le falle del sodalizio guidato da Vincenzo Montella: per carità, le giustificazioni ci sono e possono essere tutte più che plausibili ma è indubbio che la dirigenza e  i tifosi si sarebbero aspettati un qualcosa di più.

Al momento, osserviamo una squadra che non ha ancora una sua identità precisa: l’acquisto di Bonucci da un lato impone quasi matematicamente la difesa a tre ma il modulo a due punte sembra aver messo in ombra Suso; il calciatore spagnolo è un esterno formidabile, un grandissimo crossatore ma molto meno a suo agio nella posizione di seconda punta pronta a usufruire delle “spizzate” di Kalinic.  Allo stesso tempo, questo modulo continua a relegare in panchina uno degli acquisti “bandiera” della mirabolante campagna acquisti rossonera: quell’Andre Silva che, nonostante le raccomandazioni di Mendes e CR7, continua a non esser visto dall’allenatore che anche oggi, nonostante lo svantaggio, ha optato per l’inserimento di altri giocatori. Discorso diverso per innesti come Kessie e Rodriguez che, in poco tempo, sono diventati elementi imprescindibili negli schemi tattici di Montella.

Vista da fuori, l’equazione secondo cui più spendi, più hai possibilità di tornare a vincere nel minor tempo possibile, ha una sua valenza ma non trova poi riscontro nella realtà: per costruire una squadra serve tempo, infinite sessioni d’allenamento in cui i giocatori si conoscono nelle caratteristiche e nei movimenti. Il Milan, sulla carta, è ancora di gran lunga inferiore a Juventus, Napoli e Roma: squadre con un organico consolidato e con panchine importanti a supporto dell’undici titolare, motivo per cui i “proclama” estivi di certa stampa sono stati momentaneamente annichiliti dalla realtà dei fatti.

In mezzo a tutto ciò, il primo imputato, come spesso accade in Italia, rischia di essere l’allenatore: intendiamoci, la posizione di Montella è ancora ben salda e rinvigorita dal recente rinnovo di contratto. Tuttavia, dovessero perpetrarsi certi atteggiamenti (unito all’utilizzo centellinato di calciatori pagati fiori di milioni per giocare), non è da escludere una presa di posizione decisa da parte di Fassone e Mirabelli. A dire il vero, in estate fu sondata l’opzione Roberto Mancini, tecnico stimato dal comparto dirigenziale: il rinnovo di contratto di Montella bloccò tutto sul nascere e il tecnico di Jesi andò ad allenare lo Zenit di San Pietroburgo.

Fossi in Montella non dormirei sonni tranquilli: se da un lato, al termine della partita, abbiamo assistito a dichiarazioni dell’allenatore in cui si cercavano giustificazioni nella giovane età del gruppo e sul fatto che sono in molti calciatori nuovi, dall’altro lato ci sono state invece esternazioni molto dure da parte del dg Fassone. Se il Milan non invertirà la tendenza non è da escludere una presa di posizione forte da parte di una dirigenza che, dopo aver investito tanto in estate, non vorrebbe perlomeno veder capitolare la squadra contro sodalizi considerati “inferiori”: in quel caso il nome in primissima fila per assumere la guida del Diavolo sarebbe Paulo Sosa.

Il tecnico lusitano, dopo aver lasciato la Fiorentina, è ancora alla ricerca di una squadra e a Milano ritroverebbe innanzitutto quel Nikola Kalinic da lui svezzato e fatto diventare un centravanti di rilievo. Non solo, si troverebbe ad allenare una squadra che, per caratteristiche tecniche dei calciatori, molto si avvicina a quel 3-4-2-1, suo marchio di fabbrica, fatto di palleggio pressing.

Ripetiamo, al momento la posizione di Montella è ancora ben salda. 

Ma è indubbio che, non dovesse esserci un rapido cambio di rotta lasciandosi alle spalle prestazioni come quella odierna, la sua posizione potrebbe immediatamente vacillare. Con un sostituto già pronto..