Partita di andata del temuto playoff di Europa League, il risultato è di quelli che fanno notizia: il Milan vince 6 a 0 e praticamente mette già in ghiaccio la qualificazione.

Dalla partita si traggono alcune conclusioni, in primis che pur considerando il valore dell'avversario, che si e' dimostrato molto inferiore a quanto si pensava, il Milan e' sicuramente sulla strada giusta e mi riferisco a unità di squadra, di intenti, disposizione al sacrificio e come direbbe un famoso motto, tutti per uno uno per tutti, ho visto una buona predisposizione da parte dei giocatori al sacrificio per aiutarsi insieme al raggiungimento dell'obiettivo.

Meno male che qualcuno (Shevchenko ndr...) aveva appena sentenziato che il mercato fin qui fatto dal suo Fassone e Mirabelli e' stato improvvisato e con scelte fatte a caso; stasera si e' vista una squadra compatta e unita come non mai, consapevole della sua forza e perfettamente sul pezzo, tutti sapevano cosa fare con la palla tra i piedi e soprattutto una squadra che non si e' fermata dopo il primo tempo nel quale aveva gia' dato impronta alla partita, ma ha continuato a giocare per segnare altri gol (come poi e' avvenuto) come fa una vera squadra che vuole imporsi sul panorama europeo dopo tanti anni di assenza. 

Molto simbolica e' stata l'intervista del capitano Bonucci a fine partita quando dopo un 6 a 0 a favore rimanendo con i piedi per terra invece di fare proclami dichiara che ci sono tante cose da migliorare, parole di un capitano vero e da uomo squadra. Ora, che Bonucci fosse il leader che mancava questo lo sapevamo, ma queste parole ci mostrano un giocatore gia' calato nella nuova realta' e con le idee gia' ben chiare sul cosa significhi essere al Milan. D'altra parte anche il discorso a inizio partita, quando ha radunato in cerchio tutta la squadra per caricarla e responsabilizzarla, fa capire il carisma e la personalità del nuovo pilastro della difesa milanista.

Passiamo pero' all'analisi della partita.
Buona prova di squadra in tutti i reparti, tutti concentrati sull'obiettivo da raggiungere, partita eccellente in tutti i giocatori nuovi e soprattutto i vecchi, una squadra unita esattamamente concreta. Ho visto stasera un buonissimo Montolivo, spesso criticato ingiustamente e autore di una prova diligente come vice Biglia. André Silva, secondo molti gia' bocciato e sopravvalutato, ha fatto una partita da vero centravanti con grinta e carattere e nella sua prima a San Siro regala una doppietta di pregevole fattura. Su Kessié e Conti non c'e' altro da dire, sono già idoli del popolo rossonero; sorprende anche la prova di Antonelli assente da molto dai campi e reduce da una stagione l'ultima appena archiviata non di certo positiva sforna una prestazione di pregevole fattura fatta di corsa sacrificio spinta e un gol che gratifica il suo impegno messo i campo. Buona anche la prova del silenzioso Borini sempre al servizio della squadra instancabile motorino, non avrà piedi eccellenti ma fa sempre sentire la sua partecipazione al gioco e viene premiato anche lui da un gol. Insomma, una prova da squadra vera, da grande Milan.

Se questo e' l'inizio, la strada intrapresa e' sicuramente quella giusta, da tempo non si vedeva un Milan così padrone della scena.
Qualcuno dira' ancora di non farsi prendere da facili entusiasmi e da troppa euforia visto il valore dell'avversario di stasera, tutto vero, ma se il Milan giochera' sempre con la voglia, la determinazione e soprattutto l'umiltà fin qui mostrata dagli interpreti del nuovo corso rossonero non dovra' avere piu' timore di affrontare anche avversari più forti e di maggior blasone, consapevole del fatto che, come dice nel suo discorso Bonucci, noi siamo di nuovo il Milan e saranno gli altri ad avere di nuovo paura e a tenere di essere accoppiati al Milan nel prossimo sorteggio.