Il FFP, acronimo di Financial Fair Play, è stato introdotto dalla Union of European Football Associations, o più semplicemente UEFA, per regolamentare l'aspetto economico del calcio europeo appunto.
Approvato nel 2010 e reso esecutivo a partire dal 2011, ha visto nel biennio 2013-2014 e 2014-2015 la sua prima effettiva applicazione. 

Perdite in bilancio per un massimo di quarantacinque milioni (più cinque di tolleranza) e un piano concreto di rientro per il futuro concordato con le società. Per il triennio di esercizio successivo (2015-2016, 2016-2017 e 2017-2018), un perdita massima in bilancio pari a trenta milioni.
In buona sostanza, se non si vuole avere a che fare con il CFCB, l'organo UEFA di vigilanza per il rispetto del FFP, è necessario rispettare queste regole nella finestra temporale stabilita, e dopo?  Si compreranno giocatori come se non ci fosse un domani... No!
Dalla stagione 2018-2019, il CFCB avrà l'arduo compito di monitorare tutte le squadre europee affinché rispettino il pareggio di bilancio al 30 giugno.

Detto questo, parliamo un pò di Serie A. L'Inter sta rispettando il piano di rientro concordato con il CFCB seppur non parteciperà ad alcuna competizione europea quest'anno, la Roma invece, senza passare per il CFCB, dovrà semplicemente rispettare il limite dei trenta milioni di passivo in bilancio, cosa peraltro che sembra facilmente fattibile vista la prossima cessione di Salah al Liverpool.
Quindi la Serie A avrà i conti in regola? Non proprio. 
Il Milan, che ha da poco cambiato proprietà, per i cinque anni prima indicati è evidentemente fuori regola.
La stagione 2013-2014 in perdita di 15,7 milioni è la sola a cavarsela. Per questo motivo l'ad Fassone ha presentato un piano di rientro al CFCB il quale però ha rimandato la decisione al prossimo ottobre.
Intanto le casse del club rossonero registrano già un passivo di più di ottanta milioni per il mercato in corso da sommare evidentemente alle perdite del corrente bilancio, una situazione non facile insomma.
A dover rincuorare però i tifosi milanisti è il piano presentato dalla dirigenza rossonera, dove previsioni di crescita a dir poco straordinarie (dai 190 mln circa della stagione 2016-2017 ai 525 mln per la stagione 2021-2022) dovrebbero convincere l'organo di vigilanza UEFA a non applicare nessuna sanzione.

Il fatto certo è che il prossimo ottobre si tornerà a parlare di questa situazione e solo allora si saprà cosa succederà.