Il calcio è pieno di storie particolari, difficili quasi da spiegare. Una di queste vede protagonista Andrea Favilli, anni 20, professione attaccante.

Favilli inizia a giocare a calcio nel Navacchio Zambra, realtà di terza categoria del pisano dotata di un vivaio molto fornito. Gioca negli Allievi Provinciali sotto età con i ragazzi del ‘96. Il talento c’è, tutte le società toscane lo seguono ma in tanti hanno dubbi sui suoi problemi di crescita, sulla capacità d’adattarsi agli standard e alle regole dei vivai professionistici.
Dal calcio come divertimento, dalla libertà del “pallone di provincia”, ai meccanismi di un club di A o B, il passaggio non è assolutamente semplice. Cinque, sei allenamenti a settimana, il rispetto sacro delle regole interne, i meccanismi complessi degli spogliatoi, molto diversi dal rapporto con gli amici della scuola calcio sembrano delle semplici banalità, ma non lo sono assolutamente.
Alla fine lo prende il Livorno e il ragazzo a sedici anni regge brillantemente il cambio di vita. Attaccante dotato di una buona struttura fisica, di piede mancino, molto duttile, capace di fungere sia da prima che da seconda punta, Favilli sa attaccare la profondità, ma anche decentrarsi per aprire gli spazi ai compagni. Ricorda Luca Toni per i movimenti in cui si pone come punto di riferimento offensivo ma, anche se è meno letale sotto porta, è più rapido, tecnico e si destreggia meglio negli spazi stretti.

Al suo passaggio in Primavera, ancora una volta sotto età, Favilli stupisce tutti e attira l’attenzione di molti club importanti, tra i quali la Juventus, che lo preleva in prestito con diritto di riscatto. In maglia bianconera, a 18 anni, Andrea si impone segnando 17 gol e, il 7 febbraio 2016, Massimiliano Allegri gli concede l’esordio in prima squadra nel finale della partita di campionato vinta 2-0 in trasferta contro il Frosinone. Sembra l’inizio di una brillante carriera a Torino, ma l’estate successiva la Juve e il presidente del Livorno Spinelli non trovano l’accordo per il riscatto: Favilli è costretto a tornare in Toscana. A salvarlo da una permanenza non gradita ci pensa l’Ascoli, che lo acquista in prestito con diritto di riscatto fissato a 3 milioni.

L’inizio in Serie B con i marchigiani è difficile, ma gradualmente Favilli si ritaglia il suo spazio, segnando il suo primo gol il 13 dicembre 2016 nella partita vinta 2-1 in casa contro l'Entella. La stagione dell’attaccante pisano termina con 8 gol in 30 presenze, e l’Ascoli decide di riscattarlo.

Nel frattempo, il 23 marzo 2017 Favilli debutta con l'Under-21 nel match contro la Polonia, nella quale sostituisce Cerri al 74’. E il 10 aprile 2017 riceve la sua prima convocazione con la Nazionale maggiore dall’ormai ex CT Ventura, in occasione del terzo raduno stagionale per i calciatori emergenti a Coverciano. Inoltre Andrea è protagonista del Mondiale Under-20 in Corea del Sud, dove l'Italia ottiene un sorprendente terzo posto. Nella seconda partita della fase a gironi, contro il Sudafrica, mette a segno la sua prima rete in un torneo internazionale, fissando il 2-0 definitivo in favore degli azzurrini.

Favilli inizia alla grande la stagione 2017/2018, la sua prima da titolare fisso, con 12 presenze e 5 gol, ma il 18 novembre, succede l’imponderabile.
Si gioca Parma – Ascoli, e al 16’ Favilli è costretto a lasciare il campo per un infortunio che sembra da subito molto serio. Il bollettino medico è drammatico: rottura del legamento crociato anteriore, la stagione è praticamente finita.
È un momento difficilissimo per il giovane attaccante, ma subito dopo l’incubo arriva una grande gioia: il futuro di Andrea Favilli sarà in bianconero, quello della Juventus. Sì, perché Marotta e Paratici non hanno mai smesso di seguirlo e, nonostante il grave infortunio, hanno perfezionato l'acquisto. Un affare da circa 10 milioni.

Torna presto Andrea, la Juve ti aspetta!