Nel Match tra Cagliari e Pescara è avvenuto un episodio increscioso. Verso la fine del Match Muntari ha protestato con l'Arbitro di turno (l'esordiente Minelli) per dei cori razzisti, riferiti al suo colore della pelle, e ha chiesto animatamente all'arbitro di interrompere il Match. L'arbitro, che non si era avveduto e non aveva sentito i cori, ha deciso di non interrompere il Match, e ha ammonito Muntari per le eccessive proteste. Muntari che ha anche discusso, mentre usciva dal campo anzitempo di sua spontanea volontà, con degli pseudo tifosi cagliaritani. Match che per la cronaca si è concluso 1 a 0 per il Cagliari con gol di Joao Pedro su rigore. Match che non ha valenza per le due squadre poiché il Pescara è già retrocesso e anche il Cagliari che è già salvo non ha più nulla da chiedere al campionato. Di episodi razzisti ce ne sono stati tanti, allo stadio si sente di tutto, soprattutto nei confronti degli arbitri, se si dovessero interrompere le partite ad ogni insulto o coro che offende, non si giocherebbe mai. Con questo non significa che assolvo gli insulti razzisti a Muntari, li condanno nella maniera più assoluta e capisco perfettamente la reazione di Muntari che innervosito per le offese razziste ha lasciato anzitempo il campo. Tale decisione però spetta all'arbitro e i giocatori non devono sostituirsi ad essi e diventare giudici. Sono professionisti e sanno bene che chi insulta in questo modo non è un tifoso, sono semplicemente degli imbecilli frustati che vedono lo stadio come luogo neutro dove poter fare tutto quello che vogliono poiché spesso delle volte restano impuniti. Lasciare il campo è comunque sbagliato poiché fai un danno alla tua squadra. Parlo in generale perché il Pescara ormai è retrocesso e quindi non deve chiedere nulla al campionato, però magari se ci si sta giocando qualcosa, lasciare il campo anzitempo si rischia di darla vinta a determinati imbecilli e al tempo stesso si fa un danno alla propria squadra. Episodi del genere hanno coinvolto diversi giocatori in passato, per citare due ex milanisti potrei dirvi di Kevin Prince Boateng, che lasciò il campo anzitempo a Busto arsizio in una amichevole e stessa cosa è stata fatta da Kevin Costant, anche lui in una amichevole durante un trofeo tim, torneo estivo, che ha lasciato anche lui anzitempo il campo per dei cori razzisti. Stesso discorso è capitato a Eto'o che però, nonostante abbia sentito dei cori razzisti, non ha lasciato il campo, e a Dani Alves, alla quale hanno anche lanciato una banana, che lui ha raccolto e ha mangiato, gesto che poi è diventato anche un simbolo alla lotta al razzismo. Quindi, pure essendo solidale con Muntari, penso che la decisione debba spettare agli arbitri. È lui e non il giocatore a decidere se si deve interrompere il Match. In quanto a Muntari dico che le persone che si comportano così non sono tifosi ma pseudo tifosi e che i veri tifosi non sono così, vanno allo stadio per godersi la partita e per tifare la propria squadra. Non lanciano scooter dalla curva, non tirano bombe carta addosso ai giocatori, non uccidono altri tifosi, e non fanno cori razzisti. Chi si comporta così è solo un imbecille psicotico e sono una minoranza. Non è giusto lasciare il campo e smettere di giocare perché degli imbecilli fanno dei cori razzisti. La migliore risposta è non dare corda a certi soggetti, continuare a giocare e poi fare in modo che la giustizia faccia il suo corso. Purtroppo ancora oggi accadono simili nefandezze, ma ripeto chi fa queste cose non è un tifoso, ma si spaccia per tale. I veri tifosi sono non fanno certe cose. È proprio vero, la mamma degli imbecilli è sempre incinta.