Il nostro non è più "il gioco del calcio" è diventato un mezzo per offuscare le menti e ostentare il potere di chi ne fa parte nel ruolo di protagonista (presidenti in primis) vero specchio del paese, si è ammantato di un aurea cialtronesca cosi come la politica e la gestione dei beni e delle cose pubbliche.Stanno portando via tutto a noi persone comuni che magari seguiamo il calcio perche ci ricorda la nostra infanzia dove speravamo in futuro migliore...errore. Il calcio in Italia è una branca delle neuroscienze. Closing sempre aperti. Presidenti proprietari per conto terzi. Stadi che si fanno, o forse no. Ultras e ’ndranghetisti uniti nella lotta. Giustizia sportiva che vorrebbe battersi contro il crimine organizzato ma non riesce a punire gli ululati razzisti negli stadi. E naturalmente una classe dirigente rissosa, cialtronesca, avida di guadagno immediato, incollata alla poltrona e ubriaca di popolarità.Ogni somiglianza con la cosiddetta classe politica vera e propria è puramente volontaria. Il pallone continua a essere lo specchio di una nazione senza anticorpi e non esiste riflesso più fedele. L’unico vantaggio del calcio rispetto alla politica è che riesce ancora, a tratti, a essere divertente. Come al cinema, lo spettatore può dire: è solo un film. E se invece è un documentario neorealista, l’importante è che faccia spettacolo. Il problema è anche nel fatto che c'è una continua cultura del sospetto. Si preferisce il calcio da tribunale a quello giocato, si preferisce soffermarsi per ore nelle trasmissioni a parlare dell'errore arbitrale, creando in maniera subdola o inconsciamente del sospetto. Il calcio è lo specchio del paese e riflette perfettamente la società malata attorno a noi. Scoppierà un' altra calciopoli oppure adesso il calcio viene usato per compiere reati esterni al mondo del calcio? Sembra che il calcio sia una calamita per i malavitosi. Prendiamo gli stadi. A volte sembra per alcuni tifosi che lo stadio sia territorio neutro senza leggi né regole. Se io vado in una banca e rompo i bagni oppure sputo in faccia a qualcuno di certo non rimango incensurato ma se viene fatto allo stadio spesso delle volte non accade nulla. Calciopoli avrebbe dovuto migliorare il calcio italiano, sembrava fosse stato estirpato il male ma a quanto pare sotto la cenere pare si stia riformando un alone nero pronto ad imbrattare di nuovo il nostro calcio. Perché calciopoli non è finita a quanto pare. Ma continua. Continua nelle guerre dialettiche e non negli stadi, nei siti, nei forum e anche nelle strade. C'è il serio rischio che la situazione possa degenerare. N'drangheta, riciclaggio di denaro sporco, malavita, negli ultimi tempi questi termini sono entrati e sono accostati sempre più frequentemente al mondo del calcio. Eppure il calcio dovrebbe essere per l'Italiano medio che segue questo sport un isola felice dove rifugiarsi per delle ore di divertimento e svago ma a quanto pare sta diventando sempre più uno specchio del nostro paese. La politica del calcio sta diventando identica alla politica di chi guida il nostro paese. Ma chi comanda davvero noi non lo vediamo ma dietro ci sono organizzazioni che influenzano il tutto. Anche nel calcio è così? Chi c'è dietro? Noi vediamo il presidente della Lega, della FIGC ma dietro questi ci sono organizzazioni che per loschi interessi economici o anche per il calcio scommesse e quant'altro, manovrano il tutto e decidono il destino del calcio? Decidono chi deve comandare e chi no? Ci sarà un calciopoli bis? Che sta succedendo al nostro calcio?